Milano, polizia ferma gruppo di no-vax: preparavano violenze con armi

La Polizia di Stato di Milano, unitamente alla Digos, alle prime luci dell'alba di oggi, ha eseguito una serie di perquisizioni tra il capoluogo lombardo e altre città italiane nei confronti di esponenti di un gruppo Telegram chiamato i "guerrieri".

Milano, polizia ferma gruppo di no-vax: preparavano violenze con armi

Erano pronti ad agire anche con violenza all’interno dei cortei pacifici organizzati da altri no-vax e no-pass, per questo 8 persone sono finite nel registro degli indagati con le accuse di istigazione a delinquere aggravata. Secondo quanto si apprende dai media locali e nazionali, questi soggetti, tra cui 5 donne, facevano parte di un gruppo Telegram chiamato “i guerrieri”, che si prefiggevano l’obiettivo di “lottare” contro l’obbligo dei vaccini e del Green Pass Covid-19.

Come è noto si tratta di misure che tendono a salvaguardare la salute pubblica, ma che molti esponenti no-vax ritengono parte di una sorta di “dittatura sanitaria”. Gli esponenti di tale gruppo social sarebbero stati pronti ad agire in alcune manifestazioni anti Covid che si sarebbero tenute sul territorio nazionale, come ad esempio quella di Roma prevista per l’11 e il 12 settembre. Secondo chi indaga avrebbero potuto usare anche armi.

Controllo dei canali social

Contestualmente all’indagine, la Polizia stamane ha fatto partire una serie di perquisizioni  presso il domicilio dei soggetti indagati, scoprendo che uno di loro aveva anche un porto d’armi. Sono stati controllati anche i profili social di queste persone. Gli inquirenti specificano che la persona trovata in possesso del porto di armi sarebbe stata vicina al movimento dell’indipendentismo veneto, ma al momento non sarebbe emerso nulla di più strutturato.

Gli appartenenti al gruppo Telegram avrebbero avuto inoltre un “basso profilo”: si trattava di operai, portinai, disoccupati e camerieri, insomma tutta gente comune che non avrebbe nulla a che fare con gruppi organizzati. Le indagini continuano comunque per poter rilevare ulteriori particolari. 

In queste settimane le forze dell’ordine stanno setacciando numerosi gruppi social, questo al fine di individuare tempestivamente i facinorosi anti Covid e punirili secondo la legislazione vigente. Nei giorni scorsi la Procura di Torino ha ordinato il sequestro di una chat Telegram usata da alcuni gruppi no vax e no Green Pass che pubblicava dati personali dei virologi come numeri di telefono e indirizzi di casa, i quali venivano poi utilizzati per minacciare gli esperti che si dicevano favorevoli all’obbligo vaccinale e alla certificazione verde anti coronavirus. 

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