Milano, morto bambino di due anni. Il padre confessa di averlo picchiato a morte

Ha confessato il padre del bambino di due anni trovato morto questa mattina in un appartamento di via Ricciarelli 22, occupato nella zona di San Siro a Milano.

Milano, morto bambino di due anni. Il padre confessa di averlo picchiato a morte

Il 25enne Aliza Hrustic prima di darsi alla fuga ha chiamato i soccorsi ma, quando sono arrivati, per il piccolo di due anni non c’era più nulla da fare. Il piccolo è deceduto a seguito delle percosse ricevute dal padre, che ha agito per rabbia sotto effetto di stupefacenti. I vicini lo descrivono come un violento e un drogato.

L’uomo risulta ora fermato per omicidio volontario aggravato. La confessione è avvenuta davanti agli investigatori della squadra mobile di Milano e al pm di turno, Giovanna Cavalleri. Il corpo martoriato del piccolo è stato ritrovato con evidenti segni di violenza. A chiamare i soccorsi era stato proprio Aliza Hrustic, dicendo che il piccolo aveva avuto una crisi respiratoria ma, all’arrivo della polizia, c’era soltanto la madre, Silvja Z., una donna croata di 23 anni, incinta del quinto figlio.

L’accusa contestata all’uomo è di omicidio volontario aggravato dalla minore età del bambino, e dal fatto che l’evento è stato preceduto da maltrattamenti. L’uomo, con un precedente nel 2016 per per riciclaggio e sottoposto in passato per un periodo all’obbligo di firma al commissariato Lorenteggio, è stato rintracciato intorno alle 11,30 nella zona del Giambellino con le due figlie più piccole.

L’uomo non è riuscito a spiegare il perché di quel gesto. Ha solo detto agli inquirenti che dopo aver assunto hashish non riusciva a dormire. Si è alzato e, in preda a un accesso di rabbia incomprensibile, lo ha picchiato a morte. Silvija Z. e Aliza Hrustic hanno quattro figli: uno vive in Croazia, le altre due sono state ora affidate ai servizi sociali, ed è in arrivo un quinto figlio.

L’abitazione nella quale vivevano l’avevano occupata abusivamente circa due mesi fa. Aliza era un nullatenente che passava le sue giornate al bar, non nascondendo neanche l’uso di droghe. Sul suo profilo Facebook appare in una foto anche con una pistola in mano. 

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