Milano: midollo osseo al padre, è il dono di Giulia

La 21 enne scrive su Facebook: "Mi ha dato la vita 21 anni fa, io ora la ridò a lui". Serena e sorridente invita i giovani a iscriversi all'ADMO, perché donare "procura solo un sacco di soddisfazione e felicità".

Milano: midollo osseo al padre, è il dono di Giulia

Mi ha dato la vita, io ora la ridò a lui“, lo ha scritto Giulia Muttoni, 21 anni, nella sua pagina Facebook subito dopo aver donato il midollo osseo a suo padre. Il gesto è carico di gioia e di riconoscenza: da lui ha ricevuto la vita e nella vita tanto amore. Giulia studia scienze infermieristiche alla Bicocca di Milano.

Il racconto di Giulia

30 e 31 Ottobre 2018. Due giorni che non scorderò mai” ,sono questi i giorni in cui la 21enne ha donato il midollo a suo padre. Il post è accompagnato da una foto che la ritrae sul letto dell’ospedale subito dopo la donazione. È sorridente e serena.

Con grande capacità descrittiva, Gulia racconta l’emozione di vedere la sacca che pian piano si riempiva di tante cellule, che lei chiama “celluline“, paragonandole a soldatini pronti ad entrare nel corpo di suo padre, per sconfiggere la sua malattia. Non la infastidisce la poltiglia rossastra formata da 560 milioni di cellule staminali, anzi, Giulia la definisce “Vita, Speranza, Guarigione“. 

Guardando il profilo Facebook di Giulia, si viene a conoscere che è anche volontaria della Croce Rossa Italiana, e si capisce ancor più il suo entusiasmo, la sua passione ed emozione nel salvare una vita. Quando doni qualcosa di tuo ad un’altra persona, racconta Giulia “si crea un rapporto viscerale, fortissimo, esclusivo”. Ha ricevuto la vita da suo padre, 21 anni fa, scrive la giovane volontaria e aggiunge: “io, ora, la ridò a lui. E, fidatevi, non esiste gioia e soddisfazione più grande”.

La scelta di Giulia, far vivere suo papà, è tanto convinta da invitare anche i suoi coetanei a fare altrettanto, convinta che in questo gesto non si salva solo la vita dell’altro, ma anche la propria, perché la rafforza. È questo un modo per aiutare se stessi. Invita così i più giovani, di età compresa tra i 18 e 35 anni, se in buona salute, a iscriversi all’ADMO, perché donare il midollo non è pericoloso, non crea danni alla salute e non deve far paura: “procura solo un sacco di soddisfazione e felicità“.

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