Milano, manifestazione sul clima e sulla guerra

Il movimento Friday for future, insieme agli studenti delle scuole di Milano, si sono riuniti oggi per manifestare contro i cambiamenti climatici e la guerra in Ucraina

Milano, manifestazione sul clima e sulla guerra

Oggi, Venerdì 25 Marzo, a Milano i ragazzi e le ragazze di Fridays for Future scendono in piazza per chiedere maggiori attenzioni sugli interessi della gente, spesso messi in secondo piano dalla politica che si occupa prettamente di economia.

L’associazione Fridays for Future si batte già da tempo per porre l’attenzione sull’emergenza climatica, e ancora una volta attraverso lo “sciopero globale” di oggi a Milano, si sino riunuti sotto lo slogan “People not profit”.

Iniziata alle 9.30 in largo Carioli si sono diretti in piazzale Oberdan, sfilando con cartelli sarcastici come:  “Amici amici e poi non usano la bici”, oppure “Non chiamatelo maltempo”. No sono mancati i riferimenti  sulla guerra in Ucraina, chiedendo a gran voce di finirla con i bombardamenti sui civili. 

Non solo i ragazzi dell’associazione, ma anche gli studenti delle scuole milanesi scendono in piazza proclamando lo “sciopero globale studentesco” per la “giustizia climatica” e “contro le guerre e per un’istruzione ecologica”. 

“Il movimento italiano ha elaborato istanze e riendicazioni su altri tre temi cruciali: il lavoro, la guerra e la scuola. Questi argomenti possono sembrare sconnessi dai temi ambientali, ma le problematiche ad essi legate si intersecano con l’emergenza climatica in un circolo vizioso che va ad intensificare sia l’una, sia gli altri”: queste le parole dei manifestanti di Fridays for future, che concludono col perchè oggi scendono in piazza e cosa vorrebbero dallo stato: “Scendiamo tutti in piazza per denunciare la dipendenza dai combustibili fossili, capaci di generare conflitti eportare soldi nelle taschedelle grandi corporazioni. Pretendiamo un’immediata e radicale transizione verso fonti di energia pulita”.

Anche l’unione degli studenti non resta in silenzio: “Scendiamo in piazza chiedendo azioni urgenti per fermare la crisi climatica. Questi mesi di mobilitazione per la scuola, dalle occupazioni ai cortei e gli stati generali della scuola a Roma hanno dimostato che per riprenderci in mano il futuro, noi studenti dobbiamo unirci”.

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