Milano, Littizzetto indagata per maltrattamenti su animali

L'attrice è indagata per maltrattamenti perché portò un maialino in un carrello durante una puntata di "Che tempo che fa". Littizzetto aveva portato l'animale in occasione della bocciatura del porcellum da parte della Consulta

Milano, Littizzetto indagata per maltrattamenti su animali

La mattatrice Luciana Littizzetto risulta indagata per maltrattamento agli animali. L’accusa arriva da un episodio accaduto in una puntata della trasmissione Che tempo che fa” risalente allo scorso 8 dicembre; in quell’occasione Luciana era entrata in studio spingendo un carrello con dentro un maialino nero, che sembrava un po’ impaurito. L’ironia della conduttrice, che spesso utilizza dei paragoni reali per rendere le sue battute più esilaranti, ha fatto sì che lo annunciasse in questo modo: “Un ospite eccezionale, un’esclusiva assoluta”, una battuta riferita chiaramente all’argomento della puntata, che quella sera era la decisione della Corte Costituzionale di dichiarare incostituzionale il porcellum.

Lo skecth durò proprio un paio di minuti, ma nel frattempo il maialino sembrava confuso e abbagliato dalle luci dello studio e dalla confusione generale di applausi e risate, immagine che non è sfuggita a chi di dovere per contestare alla Littizzetto il reato ipotizzato di maltrattamento degli animali. La denuncia è stata presentata dall’associazione “Animalisti italiani”, una onlus romana che ha provveduto a consegnare una esposizione dettagliata alla procura di Milano. Il Pubblico ministero Ferdinando Esposito ha così aperto un fascicolo per accertare se siano state rispettate le regole nel trasportare l’animale e come era tenuto all’interno dello studio.

L’associazione, che annovera alla spalle alcune tra le lotte più combattute nella tutela degli animali, e lo dimostra la vittoria nella sostituzione delle pellicce di ermellino con pellicce di materiale sintetico durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario, ha messo in evidenza nell’esposto le “linee guida per la tutela degli animali in tv”, un codice che anche la Rai ha firmato nel 2007. E Walter Caporale, Presidente della onlus, dichiara in proposito: “Sono un estimatore di Fabio Fazio e della Littizzetto, per questo mi è capitato di vedere quella puntata. Nonostante il carrello fosse aperto il maiale non scappava, restava immobile, terrorizzato, come fosse anestetizzato. La Rai è un servizio pubblico che si era impegnato a rispettare un codice deontologico quando ci sono animali in trasmissione. Subito dopo la messa in onda ho chiesto all’azienda di chiarire quali autorizzazioni avessero e se c’era un veterinario in studio, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta”. E adesso tutto ciò sarà verificato.

Continua a leggere su Fidelity News