Milano, Lele Mora picchiato e derubato di 40 mila euro in un campo rom: doveva comprare una partita di champagne

L'ex agente dello spettacolo doveva comprare una partita di champagne per poi rivenderla. Una vicenda per la quale la procura di Milano ha aperto un’inchiesta.

Milano, Lele Mora picchiato e derubato di 40 mila euro in un campo rom: doveva comprare una partita di champagne

La infausta storia di Lele, all’anagrafe Dario Giulio Alessandro Gabriele Mora, è accaduta nel maggio scorso, quartiere Chiesa Rossa. L’ex agente dello spettacolo, assieme ad un pluripregiudicato per rapina, porto d’armi, ricettazione, spaccio, si è recato all’appuntamento con i 40 mila euro prestabiliti per acquistare una partita di bottiglie di champagne Dom Perignon e Cristal. Mora contava di guadagnare, da questa operazione, 10 euro a bottiglia.

Sentito dagli inquirenti, lo stesso ha raccontato: “Ci hanno detto di seguirli in auto lungo il Naviglio, siamo arrivati su uno sterrato e poi ad un cancello. Ho capito solo a quel punto che eravamo in un campo nomadi“. 

Dopo aver mostrato i soldi, un uomo li ha condotti all’interno della sua roulotte, ha finto di prendere delle bottiglie di champagne, e gli ha strappato dalle mani il borsello con il denaro. “Subito hanno fatto irruzione tante donne, all’improvviso urlavano: “Via, via c’è la polizia”, udivamo colpi di arma da fuoco, sono intervenuti altri uomini di corsa. Ci hanno malmenato e poi tutti insieme, a spintoni, ci hanno cacciato via dal campo”

L’estorsione ai danni di Lele Mora

Lele decise di non denunciare immediatamente l’accaduto, temendo che, a causa della sua notorietà, il fatto gli si ritorcesse contro, visti i suoi precedenti coinvolgimenti in procedimenti giudiziari. A seguire, Mora ha subito una seconda aggressione, dacché la somma sottrattagli nel campo non era di sua proprietà, ed il pregiudicato mandatario chiedeva indietro i suoi soldi.

La Procura sostiene che l’indagato pluripregiudicato abbia scatenato le pretese contro i soggetti ritenuti deboli e facilmente ricattabili. Mora, interrogato, ha raccontato di aver avuto paura, tenuto conto che il soggetto si presentava sempre con cinque o sei uomini: per risolvere la pericolosa situazione, l’ex agente ha chiesto la somma in prestito a suo figlio.

Sulla vicenda vi è un’indagine in corso per estorsione, nella quale Mora riveste il ruolo di vittima: la Procura di Milano ha individuato il presunto estorsore in una eterogenea vicenda che ha coinvolto anche un amico di Lele.

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