Studenti, docenti e tutto il personale delle medie Parini di Milano piangono il loro caro Aniello Paradiso, venuto a mancare nell’ospedale di Niguarda dopo un lungo calvario di 53 giorni in terapia intensiva per infezione da coronavirus.
La sua storia è stata diffusa dalla figlia Daniela che, tramite il Corriere della Sera, ha voluto raccontare l’animo nobile del padre: “Il senso del dovere e l’onestà che ha dimostrato nella vita l’hanno spinto prima a tornare al lavoro a Milano dopo le vacanze di carnevale, il 2 marzo, e poi a non rientrare a casa dopo il lockdown per proteggerci da eventuali rischi, così era il mio papà; prima gli altri. Sempre!”
Originario di Palma Campania (Napoli), lavorava da quattro anni nell’istituto scolastico milanese, dove era entrato in ruolo dopo anni di precariato. Sempre pronto a consolare tutti, Nello amava il suo lavoro e, dedito ai doveri, non si è allontanato dalla città, diventata drammaticamente focolaio di un male crudele.
A 53anni, Nello non ha lasciato solo la sua famiglia ma anche i tanti ragazzi che si erano legati profondamente al lato umano del suo mestiere. Non c’era bambina o bambino che non gli fosse affezionato: ogni giorno Nello li accoglieva chiamandoli per nome, perché li conosceva tutti.
Il corpo docente ricorda con tenerezza il suo contributo nell’educare i giovani scolari soprattutto quando alcuni di loro venivano severamente ripresi dagli insegnanti: “Ma dai! Voi siete bravi, non è niente, vi rifarete”. Con il suo metro e novanta di altezza, Nello era per i suoi piccoli amici quel “gigante buono” in grado di asciugare le loro lacrime e di arricchire il loro viso con un dolce sorriso.
In Lombardia, secondo l’ultimo bollettino regionale, i decessi provocati dal Covid-19 hanno raggiunto quota 15.840. Anche se attualmente la situazione all’interno degli ospedali è migliorata, sono ancora decine le persone che ogni giorno purtroppo muoiono a causa degli effetti devastanti del coronavirus.