Milano, indagine sul governatore Attilio Fontana per la fornitura dei camici

Il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, è finito nel registro degli indagati per via di una fornitura di camici e di altri mezzi di protezione per fronteggiare l'emergenza del Covid-19 per il materiale fornito dalla società di cui è a capo il cognato.

Milano, indagine sul governatore Attilio Fontana per la fornitura dei camici

Nell’emergenza Covid-19 che tutto il mondo e l’Italia stanno ancora vivendo, ci sono state anche delle nefandezze da parte del maggior rappresentante della Regione Lombardia, ovvero Attilio Fontana. In base alle ultime fonti e notizie che sono state verificate, sembra che Attilio Fontana, governatore della Lombardia, sia finito sotto inchiesta. Cerchiamo di capire meglio cosa sia successo e in che misura sarebbe coinvolto. 

Attilio Fontana, governatore lombardo, risulta sotto indagine dalla Procura di Milano a causa della fornitura del valore di mezzo milione di Euro di camici e altri dispositivi di protezione per fronteggiare la pandemia del Coronavirus. Si tratta di materiale sanitario fornito dalla società Dama Spa gestita dal cognato Andrea Dini e dalla moglie dello stesso governatore, ovvero Roberta Dini, che ha una percentuale di circa il 10% sulle quote. 

Nella stessa giornata in cui è risultato che Attilio Fontana sia sotto indagine, è stato interrogato Filippo Bongiovanni, il dg dimissionario di Aria Spa, la centrale acquisti del Pirellone, il quale è indagato con l’accusa di turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente, insieme allo stesso Andrea Dini. 

Bongiovanni è stato a colloquio con i pm per circa tre ore in cui ha raccontato quanto successo e ha dato la sua versione dei fatti. Bongiovanni ci tiene a chiarire la sua posizione ammettendo che la regione Lombardia e la centrale acquisti hanno operato nel modo migliore possibile per fronteggiare l’esperienza e cercare di venire incontro, per quanto possibile, alle esigenze di tutti. Ammette che tutti si sono impegnati con sacrificio e ogni sforzo necessario. 

Bongiovanni ha anche chiarito come tutte le strutture regionali si siano impegnate per fronteggiare nel modo migliore l’emergenza. In base al parere dei pm che stanno seguendo le indagini in corso, si tratta di una assegnazione avvenuta senza gara nata in seguito a un conflitto d’interessi ed emersa soltanto grazie alla trasmissione “Report” che si è occupata della vicenda. 

La società Dama spa di cui fa parte il cognato di Attilio Fontana, ha provato a guadagnare riguardo la fornitura di camici provando a venderli al prezzo di 9 € invece dei 6 € come stabilito da Aria, la centrale acquisti della regione. 

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