Milano, in carcere per tentato omicidio di una bimba di 9 mesi: continua a chiedere di lei

Il 28enne Mario Franchini, dal carcere in cui è recluso con l'accusa di tentato omicidio aggravato, continua a voler sapere come sta la bimba dei 9 mesi, figlia della sua compagna, che ha massacrato di botte.

Milano, in carcere per tentato omicidio di una bimba di 9 mesi: continua a chiedere di lei

Classe 1994, 28 anni,muratore, originario di Cusano Milanino. Questo il profilo di Mario Franchini, il giovane rinchiuso nel carcere di Pavia, su cui pende un’accusa gravissima:quella di tentato omicidio aggravato ai danni della figlioletta di soli 9 mesi della compagna.

Ha ammesso di averla picchiata, ma non ricorderebbe nulla di quegli attimi in cui ha massacrato di schiaffi e pugni la povera bimba, che ha riportato un gravissimo quadro clinico. Ma ricostruiamo quanto accaduto. 

La richiesta choc di Mario Franchini

I fatti sono avvenuti sabato 1 ottobre, nel pomeriggio, in un appartamento di Casarile, un comune situato tra la provincia di Milano e quella di Pavia. Stando ad una ricostruzione delle ore precedenti la tragedia, la madre della piccola,che era a lavoro, ha chiamato svariate volte il compagno Mario Franchini, rimasto a casa con la figlioletta. Non ricevendo alcuna risposta, preoccupata, ha chiesto a sua madre di andare a controllare cosa fosse accaduto.

La nonna della piccola, entrata nell’appartamento,ha trovato la bimba con il corpicino pieno di ematomi, allertando immediatamente i soccorsi. Franchini ha fornito la sua versione dei fatti, raccontando che la piccola era caduta dal fasciatoio ma quello che è emerso dai primi accertamenti effettuati dai medici, è stato a dir poco agghiacciante. 

Frattura del cranio,emorragia celebrale, frattura dell’omero e del radio. Questo quanto emerso. Il 28enne reo confesso, ha dichiarato: “improvvisamente disconnesso dal mio cervello, non ragionavo, non ero io“. La piccola, trasportata in un primo momento al San Matteo di Pavia, è stata trasferita all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e, per fortuna, le sue condizioni sono stabili. L’avvocato Maria Teresa Gobba, che difende Franchini, parla di un uomo sconvolto,preoccupato non tanto “per le conseguenze penali nei suoi confronti, ma per la bambina che fortunatamente è fuori pericolo”. Un uomo che l’ha massacrata di schiaffi e pugni ma che continua a chiedere dello stato di salute della sua vittima. Assurdo per i più, ma vero. 

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