Amazon è indubbiamente una comodità: serve qualcosa? La si ordina in pochi click ed ecco fatto! Il giorno dopo è già sotto casa nostra o ad un punto di ritiro. Questa è una comodità che si è consolidata negli anni e la velocità e convenienza di Amazon l’ha reso un colosso del web. Ma non tutti ne apprezzano queste qualità.
Nicola Partipilo, libraio di una storica libreria di Milano aperta dal 1966 è stanco. È stanco di “tappare i buchi” lasciati da Amazon e dai supermercati. Queste sue forti dichiarazioni sono dovute alla carenza di vendite durante il periodo delle aperture delle scuole.
Sulla sua libreria appare un volantino dove dichiara che si rifiuta di vendere testi scolastici a coloro che ne hanno ordinati già su Amazon e nei supermercati (che già da qualche anno offrono un servizio di vendita dei libri scolastici). L’ordine minimo per prenotare i libri è di tre volumi. La sua agguerrita iniziativa lascia poco spazio all’immaginazione: con le vendite diminuite del 30 per cento negli ultimi anni non poteva fare altrimenti.
Dichiara di non riuscire a stare al passo dei grandi sconti offerti dalle catene dei supermercati e da Amazon e quindi si è ritrovato costretto in questa situazione. Quello dei supermercati è un servizio aggiuntivo per soddisfare i clienti, mentre quello di libraio è un vero e proprio lavoro che, di questo passo, rischia di scomparire per sempre.
Nicola Partipilo si è dichiarato da sempre disponibile a ricercare, anche per giorni interi, libri scolastici divenuti introvabili. Dichiara che questa disponibilità invece non è mantenuta dal colosso del web che consegnerebbe alcuni titoli anche a distanza di mesi.
La sua iniziativa ha fidelizzato ulteriormente i clienti di lunga data che si sono detti dalla sua parte. Altri invece si sono lamentati ma, il libraio, non ha nessuna intenzione di mollare la presa.