Milano: il 60% degli autisti ATM è positivo? L’azienda trasporti smentisce: dati infondati

Per Radio Lombardia e Radio Popolare il 60% degli autisti ATM sottoposti allo screening sierologico sono positivi al Covid-19. ATM smentisce categoricamente. Rischio incolumità fisica per il personale, quando i mezzi si riempiono

Milano: il 60% degli autisti ATM è positivo? L’azienda trasporti smentisce: dati infondati

Dai primi dati dello screening sierologico a cui sono stati sottoposti cinquanta dipendenti dell’Azienda Trasporti Milanese (ATM), secondo le indiscrezioni di Radio Lombardia e Radio Popolare emergerebbe che il 60% del personale esaminato è positivo al Covid-19. Tenendo presente che il contagio si è tramesso durante il periodo di lockdown, quindi con il servizio al minimo, tra il personale esaminato – e non solo – ora in quarantena, serpeggia la paura.

Atm non ci sta e smentisce categoricamente i risultati dei test rapidi effettuati ai dipendenti. In una nota, l’azienda del trasporto pubblico milanese asserisce “che si tratta di numeri del tutto infondati che non trovano riscontro nelle risultanze degli esami e pertanto privi di qualsiasi attendibilità. Trattandosi di dati particolarmente sensibili in questo momento, ATM ritiene che i risultati da voi divulgati possano generare ingiustificato allarme nella collettività”.

Del resto, i mezzi di trasporto pubblico sono sempre stati considerati dei possibili epicentri di contagio: ad esempio recentemente Trenord – gestore dei treni lombardi – ha ammesso di non essere in grado di assicurare le condizioni di sicurezza sanitarie. Tra i lavoratori ATM, questi risultati sono iniziati a circolare probabilmente dalla scorsa settimana. Da fine Febbraio Radio Lombardia ha sostenuto la tesi di una mancata distribuzione, tra il personale viaggiante, dei dispositivi di protezione individuale e dei gel disinfettanti, eppure i sindacati, interpellati dall’emittente radiofonica, non hanno segnalato anomalie. I giornalisti raccontano anche di aver interpellato il sindaco Beppe Sala e l’assessore ai trasporti Marco Granelli, senza ricevere risposte.

I test sono iniziati a metà della scorsa settimana: sono attese le conferme dei primi dati che dovranno essere consolidati dai test attuati questa settimana, previsti per almeno un centinaio di autisti. Molti, interpellati da Radio Popolare, dicono di non volersi sottoporre allo screening. Temono di essere sottoposti a restrizioni sanitarie: nel caso di un risultato positivo dovrebbero andare in quarantena, perdendo l’opportunità di incrementare lo stipendio con gli straordinari

Sui mezzi di superficie, dicono, adesso l’isolamento funziona, con la porta anteriore chiusa e i primi posti non raggiungibili. Ma è sorto il problema dell’incolumità degli autisti che sono vittime di proteste, insulti ed aggressioni, quando i mezzi si affollano oltre il consentito, e devono invitare i passeggeri a scendere.

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