Milano, Ikea nega cambio turni a madre con figlio disabile, poi la licenzia

Marica, donna di 39 anni dipendente presso Ikea, è stata licenziata dall’azienda svedese. Le è stato negato un cambio di turni per occuparsi del figlio disabile. Solidarietà da parte dei colleghi.

Milano, Ikea nega cambio turni a madre con figlio disabile, poi la licenzia

Sgradevole vicenda quella accaduta a Marica Ricutti di 39 anni, 17 dei quali passati nello stabilimento Ikea situato a Corsico, Milano. La donna infatti è stata licenziata in tronco dalla nota azienda svedese. La motivazione è stata formale: è venuto meno il reciproco rapporto di fiducia. La donna, infatti, non avrebbe rispettato gli orari lavorativi, nonostante avesse più volte fatto richiesta di aver necessita di prendere servizio più tardi poiché era separata con due figli piccoli, uno dei quali disabile.

Marica si è sempre adattata a tutte le richieste dell’azienda, cercando di essere sempre accondiscendente. Ha accettato anche l’ultima richiesta, ovvero di cambiare reparto. Lei ha accettato senza problemi, ma aveva espresso la necessita di un orario lavorativo differente per venire incontro alle necessita dei suoi figli piccoli.
La donna si è occupata per anni del bistrot Ikea al piano terra e di recente le è stato chiesto di occuparsi del ristorante al primo piano.

Ha messo in chiaro che non sarebbe potuta arrivare alle 7 del mattino; il suo turno lavorativo nel vecchio reparto infatti iniziava alle 9 del mattino e quindi aveva tutto il tempo per occuparsi dei suoi piccoli. Le sue richieste sono state rimpallate da una persona all’altra. Infine Marica, di sua iniziativa, a deciso di fare gli stessi orari del vecchio reparto.

Pochi giorni dopo il suo trasferimento, la donna è stata sollevata dal proprio incarico nonostante lei usufruisse della legge 104, ovvero quella che tutela l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritte delle persone disabili. L’azienda sottolinea che la sua dipendente si sarebbe presentata in orari differenti da quelli previsti: una volta due ore in anticipo, l’altra due ore in ritardo. Questo quindi avrebbe fatto scattare il licenziamento.

Inevitabile la solidarietà dei colleghi di Marica che sono intenti ad organizzare uno sciopero come segno di protesta per la decisione della catena svedese. Ai dipendenti si unisce anche Marco Beretta della CGIL di Milano, il quale annuncia la mobilitazione. Ikea ancora non ha commentato l’accaduto ma Ikea Italia sta approfondendo la vicenda per chiarire il tutto.

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