Ormai l’utilizzo del Green Pass è diventato obbligatorio per una serie di attività quotidiane. Oltre ad uscire muniti di mascherina, con sè bisogna avere anche il certificato vaccinale, altrimenti non si può entrare nei locali pubblici, e dall’1 febbraio se non si ha almeno un tampone negativo l’accesso viene negato anche alle poste, banche e tabacchini.
Ma quello capitato ad una donna originaria di Chieti ma residente a Milano è incredibile. La signora, una persona vaccinata con due dosi, ha sfortunatamente contratto il Covid mentre era in Abruzzo lo scorso 4 gennaio. Da allora è passato più di un mese, un mese e un giorno con oggi per essere precisi, ma ancora le autorità sanitarie non le hanno consegnato il Green Pass nonostante la sua negatività sia ormai attestata. La donna chiede che vengano presi provvedimenti in questo senso.
La donna: “Ripercussioni sulla mia vita”
Il tampone della signora è risultato negativo dopo 10 giorni dalla sua positività. Tornata tranquillamente a Milano ad oggi non si è visto recapitare ancora il pass vaccinale: ciò rappresenta un grande problema, in quanto la prossima settimana il suo pass con due dosi scade, e nella sua vita ci potrebbero essere grosse ripercussioni, soprattutto a lavoro.
Se il certificato nuovo non arriverà per andare sul posto di lavoro la signora dovrà effettuare nell’attesa un tampone ogni 48 ore, così come oggi fa una persona che legittimamente ha scelto di non vaccinarsi contro il Covid, anche se dal 15 febbraio tutti gli over 50 che lavorano dovranno avere almeno una dose di vaccino, altrimenti saranno considerati assenti ingiustificati e non riceveranno lo stipendio.
“Capisco la situazione di particolare emergenza ma gradirei ricevere almeno una risposta. Si tratta di un disservizio grave che rischia di avere grosse ripercussioni sulla mia vita” – così conclude poi la donna parlando con la stampa locale, la quale quindi si augura che il tutto venga risolto a breve.