Milano, figlio della donna clinicamente morta è nato e gode di buona salute

E' venuto alla luce il piccolo al San Raffaele di Milano. Il bimbo è nato alla 32esima settimana e pesa 1,8 kg e sta bene. La donna era stata ricoverata il 21 ottobre per un'improvvisa emorragia cerebrale

Milano, figlio della donna clinicamente morta è nato e gode di buona salute

E’ venuto alla luce il bambino della donna donna che era stata dichiarata clinicamente morta. La vicenda risale al 21 ottobre, giorno in cui la donna fu ricoverata all’Ospedale San Raffaele di Milano perché affetta da un’improvvisa emorragia cerebrale. La donna era in attesa e i medici finora hanno fatto di tutto per monitorare la nascita del piccolo, e finalmente quel giorno è arrivato. Il bambino è nato con parto cesareo alla 32esima settimana di gravidanza, pesa 1,8 chilogrammi e le sue condizioni di salute sono buone.

La volontà dei medici di portare la donna, nonostante la gravità del suo caso, a dare alla luce il bambino è stata ferrea, e hanno seguito la paziente accuratamente per dare la possibilità al bambino di nutrirsi e di arrivare in un periodo ottimale per poter nascere. La donna quindi per queste nove lunghe settimane è stata supportata nella respirazione, nella cardiocircolazione e nella nutrizione: solo grazie alle attenzioni costanti e alla gestione di tutta la situazione in maniera egregia è stato possibile arrivare a questo risultato. 

Il feto ha così continuato a crescere inconsapevole di stare dentro una mamma che quasi non c’era più, ed è stato alimentato attraverso un sondino dall’intestino materno. A permettere al piccolo di respirare e di mantenersi in un ambiente più vicino al naturale è stata anche la ventilazione forzata che ha permesso al sangue di ossigenarsi e di mantenere il piccolo nel liquido.

Quando la donna è stata ricoverata era alla 23esima settimana di gestazione, e considerando che per una gravidanza ne occorrono circa 40 la situazione sembrava un po’ difficile. Invece i medici sono riusciti a fare arrivare il bimbo alla 32esima settimana e hanno ritenuto questo un tempo giusto per permettere al bimbo di nascere sano e senza problemi.

Terminato l’intervento i parenti della donna hanno dato l’autorizzazione per eseguire il trapianto degli organi. Una vicenda conclusa, anche se con un profondo dispiacere per la donna deceduta, ma con apprezzamento per la nascita del piccolo sano e salvo. E questo si può davvero considerare un miracolo!

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