Milano, festa di laurea clandestina "smascherata" dall’app YouPol

Tramite l'app YouPol è stata smascherata una festa di laurea in piena violazione delle regole anti-contagio e del coprifuoco. Sanzionati aspramente 36 invitati.

Milano, festa di laurea clandestina "smascherata" dall’app YouPol

Proseguono le violazioni delle norme anti-Covid da parte di alcuni cittadini. Nella notte di venerdì 16, gli agenti della polizia di Milano sono intervenuti in un appartamento di piazza Bertarelli, vicino a piazza Missori, attorno all’1:10 di notte.

La segnalazione della festa di laurea clandestina è avvenuta grazie all’app You Pol e nella casa indicata sono stati trovati 36 invitati, tutti compresi tra i 23 e i 27 anni, radutatisi per festeggiare il traguardo raggiunto da uno di loro.

Le sanzioni

E’ stato un vicino di casa, avvalendosi dell’app, creata dal Viminale per consentire di richiedere l’intervento della polizia in forma anonima, a far si che i 36 partecipanti fossero identificati e sanzionati con una multa non da poco: 400 euro a testa per non aver rispettato le norme anti-contagio imposte dalla lotta alla pandemia e il coprifuoco.

Ma la notte degli agenti è stata molto intensa, dato che, nonostante l’inasprimento delle sanzioni, episodi del genere si susseguono con costanza. Intorno alle 22 i vicini hanno segnalato schiamazzi provenienti da via Padova, in cui sono state beccate 7 persone, comprese tra i 24 e i 45 anni, a cena insieme.

In seguito, attorno alle 23:00, è toccato a via Martiri Oscuri, con 9 persone che festeggiavano il compleanno, tra musica e urla, in uno studio artistico, preso in affitto per l’occasione. Il culmine, però, è stato raggiunto a Corsico, in provincia di Milano dove un ragazzo, per sfuggire ai controlli, si è calato dal balcone, fratturandosi il bacino. Questo è il bilancio di una sola serata, tendo a precisarlo, in barba ai divieti ancora in vigore. 

Proprio in questi giorni, come noto, ha suscitato non poche polemiche l’intervento di Alessandro Gassman che ha ammesso di aver segnalato una festa clandestina. Il cantante Enrico Ruggeri, in risposta, ha parlato di “polizia politica”.

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