Vorrei raccontare la vicenda incredibile che mi è capitata, sperando che nessun altro debba affrontare quello che sto passando io. Il 27 ottobre 2023 mi trovavo alla guida della mia moto, fermo al semaforo rosso sulla Strada Statale 415 Paullese, a Milano. All’improvviso, alle mie spalle è sopraggiunta un’ambulanza in emergenza.
Come ogni automobilista responsabile avrebbe fatto, io e gli altri veicoli ci siamo spostati leggermente in avanti per permettere il passaggio del mezzo di soccorso. Mai avrei immaginato che quel semplice gesto di buon senso avrebbe dato inizio a un vero incubo burocratico. Dopo qualche tempo, ricevo il primo verbale: multa per passaggio con il semaforo rosso e decurtazione dei punti dalla patente. Stupito e convinto di un errore, invio immediatamente una PEC alla Prefettura di Milano, spiegando l’accaduto e allegando la documentazione fotografica che dimostrava la mia manovra necessaria per far passare l’ambulanza.
Nessuna risposta. Dopo alcuni mesi, arriva un secondo verbale: questa volta la sanzione è per non aver comunicato la decurtazione dei punti patente. Anche in questo caso rispondo subito via PEC, allegando nuovamente tutta la documentazione e chiedendo l’annullamento della multa. Ancora una volta, silenzio assoluto.
Qualche giorno fa, l’ennesima beffa: mi arriva una lettera firmata dal vice comandante della Polizia Locale di Milano. L’importo da pagare ora è di 596,97 euro, una somma che comprende le precedenti multe non pagate, e per la quale mi viene comunicato che non è più possibile fare ricorso. Se non provvedo al pagamento entro il 18 febbraio 2025, la cifra verrà prelevata forzatamente dal mio conto corrente.
E ora mi chiedo: cosa avrei dovuto fare? Se mi trovassi di nuovo in una situazione simile, dovrei restare fermo al semaforo rosso, bloccando l’ambulanza e rischiando di essere indagato per aver ostacolato un mezzo di soccorso? Oppure spostarmi, sapendo che sarò nuovamente sanzionato e ignorato dalle istituzioni? Mi piacerebbe sapere come una persona normale come me dovrebbe comportarsi per evitare di subire un trattamento così assurdo e ingiusto.