Milano, è nato il figlio della coppia dell’acido

La studentessa ha partorito alla clinica Mangiagalli. Martina Levato dopo il parto sarà trasferita all'Icam, l'istituto "a custodia attenuata. Forse già lunedì il pm prenderà una decisione sulla sorte del bambino.

Milano, è nato il figlio della coppia dell’acido

Ha partorito alla clinica Mangiagalli di Milano l’autrice del danno con l’acido a Pietro Barbini. Il figlio è di Martina Levato e Alexander Boettcher, entrambi condannati a 14 anni di carcere per la vicenda accaduta lo scorso 28 dicembre. Il bambino è nato poco prima dell’una di sabato 15 agosto e pesa 3 chili e mezzo.

Al momento Martina e il suo bambino non potranno stare insieme fino a che il  Tribunale dei minori non prenderà una decisione, che pare avverrà al più presto per capire cosa accadrà al bambino. A dare le disposizioni è il pm di turno dei minori, Annamaria Fiorillo, che ha assicurato che forse già lunedì il Tribunale dei Minori di Milano deciderà se il bambino debba rimanere con la madre per i prossimi anni, essere affidato ai nonni oppure essere adottato da una famiglia estranea.

I genitori non hanno potuto vedere il loro bambino ma pare che sia la mamma che il neonato stanno bene. Ultimamente settimane Alexander Boettcher, padre del bambino, aveva chiesto di essere presente al parto ma la tichiesta gli è stata negata. Dure le osservazioni della mamma di Martina, che ha dichiarato di essere sconvolta peril fatto che Martina e il piccolo sono stati separati dopo il parto.

Ecco le parole del legale: Laura Cossar. “La madre di Martina non ha di fatto potuto assistere al parto in quanto è stata allontanata nel momento in cui è stato deciso il cesareo. E’ profondamente amareggiata per il trattamento che ha subito a Martina non è neanche stato consentito di allattarlo”. E anche il padre di Martina ha dichiarato atroce il fatto di avere allontanato il bambino dalla madre senza che questa abbia potuto allattarlo. Anche Patrizia Ravasi, madre del fidanzato di Martina, Alexander Boettcher, ha chiesto un briciolo di umanità nei confronti della bocconiana che ha partorito il figlio.

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