L’Oipa, l’Organizzazione internazionale protezione animali di Milano, ha denunciato una vicenda singolare accaduta ad Abbiategrasso, località in provincia di Milano. Ha denunciato infatti una donna che ha gettato dal suo balcone un cucciolo disperata perché il cane si lamentava e piangeva.
La vicenda è accaduta venerdì ma solo oggi l’Oipa ha reso pubblica la notizia. L’associazione è intervenuta sul caso in seguito alle informazioni fornite da un condomino che è rimasto senza parole quando ha visto il corpo del cagnolino senza vita sul cortile interno della casa. Il sito dell’associazione ha pubblicato la notizia ed ecco le indagini come si sono svolte: “Le guardie zoofile hanno quindi raccolto la deposizione del testimone e identificato la donna, che vive in quello stabile, e che poche ore prima aveva detto all’uomo di aver gettato il cucciolo dal balcone perché faceva i bisogni in casa e piangeva. La donna, con evidenti problemi comportamentali e con un passato segnato da problematiche familiari e sociali, ha confermato l’uccisione e lo smaltimento del corpo nei cassonetti di raccolta rifiuti del condominio. Le guardie zoofile hanno inoltrato una denuncia per uccisione di animale (art.544 bis del Codice penale) e per smaltimento irregolare di carcassa. Stanno inoltre svolgendo indagini per appurare la provenienza del cucciolo”.
L’episodio ha destato sgomento e pena per il cucciolo che ha subito questa triste sorte, che avrebbe potuto essere donato o messo in una casa di cura per cani invece di essere ucciso in questo modo. La donna, a quanto pare, è davvero in condizioni inadatte per poter tenere un animale in casa ma ciò non giustifica il trattamento riservato al cane. Un animale non si può uccidere perché piange e sporca, poiché è normale che un cane richiede pulizia e manutenzione. Le associazioni dovrebbero controllare le persone che tengono i cani in appartamenti e verificare le condizioni in cui sono tenuti, per garantire agli animali di essere trattati secondo le norme di civiltà e umanità.
Inoltre, sarebbe il caso di istituire apposite strutture dove gli animali possano ricevere le cure adeguate in caso i proprietari volessero disfarsene o perché non li possono più tenere oppure perché, come in questo caso, la presenza degli animali complichi la vita a persone affette da qualche disturbo patologico.