Milano: donna di 75 anni subaffittava la sua casa popolare ad immigrati

Donna di 75 anni subaffittava la sua casa popolare ad immigrati irregolari. Una volta incassati i soldi dell’affitto, li denunciava alle forze dell’ordine.

Milano: donna di 75 anni subaffittava la sua casa popolare ad immigrati

Michelina, anziana signora di 75 anni nata a Bari, ha deciso di far fruttare al meglio la sua casa popolare subaffittandola a cittadini stranieri, irregolari e non. Riusciva ad ottenere anche una somma consistente per l’affitto: 2.000 Euro. Una volta ottenuta la cifra, la signora denunciava i suoi inquilini, dichiarando che le avevano occupato forzatamente casa.

Il piano della 75enne era piuttosto semplice: andava a dormire dalla figlia che abitava a soli pochi metri dalla sua abitazione lasciando così la propria casa libera e pronta ad essere abitata. I bisognosi di alloggio li trovava il suo compagno, un egiziano di 47 anni, immigrato irregolare.

La vicenda è andata avanti per alcuni mesi. La donna agiva indisturbata forte del fatto che il suo compagno avesse precedenti penali, e che – quindi – non si sarebbe fatto scrupoli ad attaccare i vicini, qualora si lamentassero di qualcosa. Spesso capitava di sentire l’egiziano dire: “Devi stare zitta o ti ammazzo! Ho il coltello sempre dietro”. Tra i suoi precedenti, figurano il sequestro di persona e violenze sessuali.

Le frequenti denunce di occupazione abusiva da parte di Michelina hanno portato ad insospettire le forze dell’ordine che, negli ultimi 5 mesi, erano già intervenute 6 volte. Nel corso di un intervento di sfratto in cui era coinvolto un giovane pakistano di 16 anni, gli agenti si erano accorti che la donna aveva strappato dalle mani del ragazzo un foglio.

Il 15 giugno, le forze dell’ordine sono intervenute nuovamente per sfrattare un’altra famiglia e, in questa circostanza, sono stati in grado di individuare lo stesso foglio sottratto al ragazzo pakistano tempo prima. Si trattava di un accordo ufficioso per l’affitto dell’appartamento, per un ammontare di 2.000 Euro. La donna ora ha molteplici capi di accusa, tra cui l’occupazione abusiva, truffa ai danni dell’Aler, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, e simulazione di reato. Anche sul compagno pendono simili accuse, a cui si aggiungono le minacce gravi e ripetute.

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