Milano, denunciati due falsi medici che vendevano integratori per "curare" il coronavirus

Due finti medici promettevano di curare il coronavirus, con integratori e altre terapie non specificate, senza aver alcuna competenza medica. Scoperti dalla Guarda di Finanza, l'operazione ha portato anche al sequestro di 170 mila medicinali.

Milano, denunciati due falsi medici che vendevano integratori per "curare" il coronavirus

Oltre a contrastare gli effetti devastanti del coronavirus, le autorità si occupano quotidianamente di perseguire e debellare le numerose truffe e frodi sviluppate da alcuni criminali che sfruttano la pandemia per racimolare illecitamente denaro. In un’operazione condotta dalla Guardia di Finanza è emersa una triste realtà che si è consumata tra i titolari di un’azienda di Peschiera Borromeo (Milano) che promettevano di curare il coronavirus con un mix di integratori, in aggiunta a terapie non precisate.

Sul sito della loro società sponsorizzavano il loro “protocollo medico” che prevedeva la somministrazione di diversi integratori capaci di curare il covid-19. Una cura ovviamente falsa che non avrebbe potuto salvare nessuno. Nel corso dell’attenta operazione delle fiamme gialle sono stati sequestrati oltre 170.000 prodotti parafarmaceutici e integratori.

I finanzieri hanno sventato una frode che, in questo difficile periodo di grande isolamento, rischiava di produrre conseguenze drammatiche anche dal punto di vista medico. Gli artefici di tale inganno, già noti per alcuni precedenti per esercizio abusivo della professione medica, avevano ideato un ricettario medico completamente finto.

Al momento, infatti, la medicina non è riuscita ancora a trovare una cura efficace contro il covid-19: in tutto il mondo i medici stanno utilizzando farmaci in via sperimentale con la speranza di trovare una cura capace di distruggere questo crudele virus. Gli inquirenti hanno inoltre scoperto che la coppia di truffatori pubblicizzava diversi protocolli medici da seguire per fronteggiare anche altre patologie gravi, il tutto senza possedere i giusti titoli per esercitare la professione medica.

Di conseguenza, i finanzieri hanno oscurato i siti web della società, diretta dai due falsi medici, dove venivano pubblicizzate cure inefficaci e falsificate. Parte degli integratori e dei prodotti parafarmaceutici erano destinati a una vasta gamma di clienti provenienti da diversi Paesi dell’Unione Europea, tra cui Francia, Austria, Germania, e altri ancora.

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