Milano, da domani scatta divieto di fumo all’aperto: multe fino a 240 euro

Da domani a Milano scatta il divieto di fumo all'aperto, previsto dal Regolamento per la qualità dell'aria, con multe fino a 240 euro per i trasgressori.

Milano, da domani scatta divieto di fumo all’aperto: multe fino a 240 euro

In una Milano che da ieri, come il resto della Lombardia, è zona rossa, scatta da domani, martedì 19 gennaio, il divieto di fumo all’aperto, tranne in luoghi isolati. Il divieto scatterà nei pressi delle fermate dei mezzi di trasporto, inclusi i posteggi dei taxi, parchi, cimiteri cittadini, strutture sportive all’aperto, compresi gli spalti, aree cani, aree destinate al gioco, strutture sportive, compreso lo stadio Meazza di San Siro, al momento chiuso al pubblico per via delle disposizioni anti-Covid.

Entra in vigore, da domani, una delle disposizioni previste dal Regolamento per la qualità dell’aria, approvato lo scorso 19 novembre dal Consiglio Comunale, per migliorare la qualità ambientale del capoluogo lombardo.Il divieto di fumare all’aperto non è totale, nel senso che c’è una deroga se si sta a una distanza di almeno 10 metri dagli altri.

Le multe per i trasgressori

Inizialmente l’atteggiamento verso i trasgressori sarà più soft, puntando ad arrivare con gradualità ad una completa e collettiva consapevolezza delle regole. Si inizierà con l’affissione di alcuni cartelli informativi sul divieto nelle aree interessate, con un po di giorni di tolleranza per i fumatori più incalliti, per poi procedere alle multe per i trasgressori con sanzioni da 40 a 240 euro. 

L’obiettivo di questo divieto è duplice: ridurre le particelle inquinanti nocive per i polmoni e tutelare la salute dei cittadini dal fumo attivo e passivo, nei luoghi frequentati anche dai minoti. Dal 1 gennaio 2025, invece, il divieto, secondo lo stesso regolamento, sarà esteso a tutte le aree pubbliche all’aperto.

Le misure anti-sigaretta non rappresentano un messaggio di semplice natura educativa. Le tabelle Arpa Lombardia, infatti, certificano che ben l’8% del Pm 10 che ammorba la metropoli è causata dal fumo di tabacco. In testa resta il trasporto su strada (45%), seguito dalla combustione non industriale, che comprende il riscaldamento (19%).

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