Milano, consegna cibo su monopattino con il motore di una motosega: multato

A San Giuliano Milanese (MI), un giovane di origini africane è stato fermato dalla polizia e multato. Il ragazzo era a bordo di un monopattino elettrico con il motore di una motosega, e non solo: vediamo cosa è accaduto.

Milano, consegna cibo su monopattino con il motore di una motosega: multato

A circolare a bordo di un monopattino elettrico, per le strade della città, non c’è nulla di male. Quando poi lo si fa per lavoro, magari consegnando cibo a domicilio, ancor meno. Il problema, nasce nel momento in cui il monopattino subisce una manomissione e la sua circolazione non è più legale come invece dovrebbe essere.

Il fatto è avvenuto a San Giuliano Milanese (MI), dove un giovane 20enne, africano e residente in Italia con regolare permesso di soggiorno, è stato fermato dalla polizia locale. Il giovane consegnava cibo a domicilio a bordo di un monopattino elettrico con il motore di una motosega. “Eravamo nell’ambito di una campagna di controllo quando ci siamo accorti, quasi increduli, del fatto che alla nostra pattuglia si stava avvicinando un monopattino che montava un motore a scoppio di una motosega“, ha dichiarato il comandante Giovanni Dongiovanni.

Ma non è tutto: durante il controllo, gli agenti hanno aperto lo zaino in plastica del 20enne e si sono accorti che all’interno, oltre al cibo che doveva consegnare, vi era anche una bottiglia di benzina. Quest’ultima serviva al ragazzo per rifornire periodicamente il serbatoio del mezzo. Naturalmente si tratta di un comportamento pericoloso e al tempo stesso non igienico per il cibo che trasportava.

Il 20enne era un lavoratore autonomo per un’applicazione di consegne a domicilio. Gli agenti, dopo aver effettuato i dovuti controlli e soprattutto dopo aver riscontrato le irregolarità sopra elencate, hanno rifilato una multa dal valore di 6mila euro al ragazzo. Dunque, il tunisino è stato sanzionato per l’atto deviante commesso.

Il comandante della polizia ha inoltre aggiunto che il giovane ha ammesso di essere a conoscenza del fatto che il mezzo non fosse utilizzabile su strada, in tali condizioni, in Italia. Il 26enne era convinto di non incappare mai in nessun controllo. Il monopattino, sempre per ammissione del protagonista della vicenda, è di fabbricazione cinese e acquistato in internet.

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