Un clochard è stato ucciso a calci e pugni per aver accarezzato un cane.
Ha davvero dell’incredibile questo fatto di cronaca verificatosi a Milano, dove un clochard è stato ucciso barbaramente a calci e pugni per la semplice “colpa” di aver accarezzato un cane. Il padrone dell’animale non ha apprezzato le sue attenzioni e per questo ha deciso di accanirsi contro di lui.
Dopo una lunga indagine dei carabinieri e dopo essere stato coperto per mesi dai suoi stessi amici, il padrone del cane in questione ha confessato l’atroce delitto. Si chiama Rocco Rendina ed ha 22 anni ed è stato proprio lui ad uccidere senza pietà un clochard romeno di 52 anni, che aveva accarezzato il cane, un dodo argentino.
Nessuno dei presenti al momento del fatto, neanche i suoi amici o coloro che si trovavano davanti al pub sono intervenuti in difesa del senzatetto. Secondo i medici legali il clochard sarebbe morto per via di alcune profonde ferite alla testa. Secondo la ricostruzione il clochard ha avvicinato il suo aggressore perché attratto dal cane, a lui famigliare in quanto lo zio in Romani aveva un allevamento proprio di quella specie.
Il giovane, però, si insospettisce ed inizia ad aggredire il clochard con calci e pugni molto violenti tanto da lasciarlo per terra privo di sensi. A trovare il corpo ormai esanime del clochard il proprietario del locale davanti al quale si è consumato il tutto alle 2,30 del mattina.
Dopo tanti interrogatori e dopo una serie di incongruenze nei racconti degli amici il giovane non ha retto la tensione ed ha deciso di confessare. Adesso è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario. Al momento gli inquirenti stanno valutando la posizione anche degli amici che lo hanno difeso in quella circostanza in tutti questi mesi di indagini, dichiarando più volte il falso.