La fuga di un gruppo di ladri che dopo aver assaltato una banca hanno terminato la loro corsa fuori strada ha provocato la morte di due persone e ne ha ferite tre. L’episodio è accaduto a Milano quando, dopo un tentativo di furto in una banca nell’hinterland, l’uomo al volante della macchina che doveva portare i banditi in fuga ha perso il controllo causando il ribaltamento della vettura.
Le due persone decedute avevano 42 e 24 anni, mentre i tre feriti hanno 23, 37 e 40 anni e sono ricoverati rispettivamente, al San Raffaele, al Niguarda di Milano, e alla clinica Humanitas di Rozzano. Tutte le persone coinvolte sono nomadi milanesi e fanno parte dello stesso nucleo familiare anche se allargato: con loro vivono amici e parenti in un campo a sud di Milano.
Da una prima ricostruzione della vicenda fatta dai carabinieri i cinque nomadi hanno tentato di far esplodere il Bancomat di un’agenzia della Banca popolare dell’Emilia Romagna che si trova a Peschiera Borromeo. I malviventi si sono recati sul posto attorno alle due e mezza di notte, ma per loro sfortuna il piano è fallito. L’esplosione però provocata dalla bomboletta di gas utilizzata per far saltare lo sportello ha allertato i residenti che hanno chiamato il 112.
Le numerose chiamate hanno fatto sì che sul posto arrivassero cinque pattuglie e nel giro di qualche minuto i ladri sono scappati mentre la polizia tentava di rintracciarli. La vettura correva ad alta velocità e per questo è stato possibile segnalarla facilmente, ma per timore di provocare incidenti agli altri automobilisti i carabinieri la seguivano cercando di non perderla, ma nel frattempo avevano disposto dei posti di blocco per fermarli.
Ancor prima che la polizia potesse fermare la macchina questa si è ribaltata: l’Audi S6, rubata e con targa contraffatta, si era appena immessa nella Tangenziale Est e a causa dell’alta velocità si è ribaltata diverse volte. Quando sono arrivati i sanitari del 118 non hanno potuto fare altro che constatare la morte di due occupanti della vettura, e tre persone ferite che adesso sono ricoverate in ospedale e che hanno testimoniato quello che è successo realmente.