Milano, catturata la "banda del sassolino": quattro gli arresti

Sono stati arrestati 4 membri di una banda a Milano, 10 circa i furti. Entravano nelle case direttamente dalla finestra. Durante la perquisizione nelle loro case, sono state trovate macchine di lusso, gioielli, penne di valore, e 67 mila euro in contanti.

Milano, catturata la "banda del sassolino": quattro gli arresti

Sono stati arrestati 4 ladri di origine serba: vivevano nel campo nomadi di via Monte Bisbino. Il blitz da parte delle forze dell’ordine è stato decisivo e, nelle loro case, sono stati rinvenuti 67 mila euro in contanti, macchine lussuose, e oggetti di valore.

Vengono chiamati “la banda del sassolino” perché la loro tecnica consisteva nel lanciare un piccolo sassolino nella finestra da cui avrebbero voluto entrare: se la via era libera, allora penetravano dentro la casa per commettere il furto.
La banda aveva una gerarchia precisa: i membri erano un 45enne, il figlio 18enne, e altri due membri di 19 e 25 anni.

A capo, si trovava il 45enne Marco Marchic: casa sua era munita di telecamere di sicurezza e annoverava tante comodità lussuose. Le indagini sono iniziate a Gennaio, e si sono concluse verso fine febbraio, mese in cui non ci sono stati più furti per motivi interni alla banda. Il capo, infatti, ha scoperto che un membro si teneva parte del bottino, e lo ha di fatto cacciato.

Le indagini sono iniziate a metà gennaio dopo una serie di furti in appartamento nella zona Monforte-Vittoria e sono proseguite fino a fine febbraio – ha spiegato Luca Izzo, a capo della sezione antirapine della Squadra Mobile […]. Erano ben strutturati, pianificavano i furti con sopralluoghi di alcuni giorni, agivano nel tardo pomeriggio in modo da riuscire a entrare nei palazzi approfittando di qualche condomino che usciva. Una volta all’interno lanciavano sassolini contro le finestre del primo e secondo piano per capire se ci fosse qualcuno in casa e, in caso di silenzio, un membro della banda si arrampicava e rompeva il vetro».

Durante la perquisizione nella casa di Marchic, oltre ad orologi molto costosi, come il rolex che portava al polso, hanno trovato delle banconote fac-simile, utilizzate probabilmente per la truffa del “Rip Deal”; (il Rip Deal è un’operazione di cambio fraudolenta).

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