Milano, bambina nata da maternità surrogata viene abbandonata: riportata in Italia dalla Croce Rossa

La piccola era stata riconosciuta da una coppia italiana che si era recata in Ucraina per avere un bimbo tramite maternità surrogata, poi questi ultimi dopo un anno sono andati via tornando nel nostro Paese e lasciando la bimba affidata ad una tata del posto.

Milano, bambina nata da maternità surrogata viene abbandonata: riportata in Italia dalla Croce Rossa

Si commuove quanto parla con i giornalisti la pediatra italiana Carolina Casini, che con la Croce Rossa ha portato nel nostro Paese una piccola bimba ucraina di 15 mesi. La bambina era stata abbandonata da una coppia italiana. Nell’agosto del 2020 questi erano andati in Ucraina per coronare il loro sogno di avere un bimbo tramite la maternità surrogata. Quando la piccola nacque l’hanno riconosciuta regolarmente, salvo poi andare via quanto la bimba ha compiuto un anno. La coppia è così tornata in Italia affidando la bimba ad una tata del posto. 

La donna ha accudito con tanto amore la bambina, ma ha cominciato ad essere preoccupata anche per i possibili risvolti legali della vicenda. In sostanza non sapeva più come giustificare alle autorità la presenza di quella bimba nella sua vita. Ed è a questo punto che il caso è finito in mano alla Procura della Repubblica di Milano e alla Procura dei Minori: gli organi giudiziari hanno appreso così che la coppia non voleva più riprendere con sè la bimba. Si è quindi attivata la Polizia di Stato. 

La bimba in Italia

Gli uomini della Polizia di Stato italiana hanno chiesto quindi la collaborazione della Croce Rossa, che inserito nel team una pediatra e una crocerossina. E così Carolina Casini è partita alla volta di Kiev. Una volta raggiunta la piccola i soccorritori si sono sincerati delle sue condizioni di salute: stava benissimo.

I soccorritori credevano di trovare una bimba malnutrita e tenuta senza amore: tutt’altro. La piccola, secondo quanto dichiarato dalla Casini, è molto sveglia e attiva e interagisce molto bene con gli adulti. La tata che la aveva con sè piangeva insieme a suoi figlio in quanto era disperata e non sapeva come fare per tenere con sè la bimba, essendo anche gravata da motivi economici. 

“Ci ha consegnato le foto della bimba e ha chiesto di darle ai futuri genitori, così quando crescerà le potrà vedere” – così ha raccontato la pediatra Carolina Casini alla stampa nazionale. La bimba adesso verrà affidata ad una nuova famiglia italiana. A gestire l’intero caso è stato lo Scip della Polizia di Stato, ovvero il servizio per la cooperazione internazionale.

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