Milano, arrestato 21enne: ha preso a calci, pugni e morsi la fidanzata, derubandola

Una 17enne minorenne è stata presa a calci, pugni e morsi dal fidanzato, che l'ha persino derubata del suo cellulare. Il 21enne aggressore è stato tempestivamente arrestato.

Milano, arrestato 21enne: ha preso a calci, pugni e morsi la fidanzata, derubandola

Un 21enne, di origini marocchine, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di rapina e lesioni personali. Il giovane aggressore ha colpito con calci e pugni la fidanzata minorenne, l’ha presa a morsi e, infine, l’ha derubata del suo cellulare, per poi darsi alla fuga. 

La triste vicenda si è consumata attorno alle 18:00 di ieri pomeriggio, 6 aprile 2021, a Corsico, nell’hinterland milanese e avrebbe potuto avere un epilogo ben più tragico senza l’allarme lanciato dai passanti. 

L’accaduto

La vittima è stata portata all’ospedale San Carlo di Milano dove i medici le hanno curato una ferita lacero-contusa all’arcata sopraccigliare sinistra ed escoriazioni al volto, riportate nell’aggressione. Alla ragazzina sono stati dati 21 giorni di prognosi, senza, però, contare il trauma psicologico legato alle violenze subite che difficilmente riuscirà a dimenticare.

La lite, come spesso accade, è scoppiata per motivi di gelosia. La giovane, con una ferita in volto, è riuscita a sfuggire da via Fratelli Cervi, luogo in cui è stata violentata, raggiungendo dei passanti che hanno prontamente allertato i militari dell’avvenuta aggressione. Il 21enne, nel giro di pochissimo, è stato arrestato dal Nucleo Radiomobile della compagnia di Corsico, guidato dal maggiore Domenico La Padula, cui la ragazza, fortemente provata, ha raccontato quanto le era accaduto. 

Il 21enne, nullafacente, che ha precedenti di reati contro il patrimonio, è stato colto in flagranza, con ancora il cellulare rubato alla fidanzata con se, in modo da impedirle di chiamare i soccorsi. Il giovane ha tentato di giustificarsi dicendo di essere stato mosso dalla gelosia, mentre ora dovrà rispondere di rapina e lesioni personali.La vicenda, ennesimo episodio di violenza contro le donne, invita a riflettere ulteriormente sulla brutalità di simili atti e su quanto il finale sarebbe potuto essere diverso se solo i passanti non si fossero tempestivamente mobilitati ed i carabinieri prodigati per arrestare l’aggressore. 

 

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