Un suicidio commesso per errore: sembra essere questa la soluzione per un caso decisamente grottesco, avvenuto lo scorso 7 gennaio a Milano, in corrispondenza di zona Barone. Erano pressappoco le undici di mattina quando, all’improvviso, il centralino del 118 ha iniziato a squillare. L’operatore ha risposto, facendo scattare subito l’emergenza: un uomo era in pericolo di vita.
La causa sarebbe stata da attribuirsi ad un incidente domestico piuttosto curioso: un taglio involontario compiuto con paio di forbici, le cui lame sono andate tragicamente a recidere nientemeno che l’arteria femorale.
Apparentemente sembrerebbe trattarsi di un’eventualità pressoché impossibile da potersi concretizzare, dal momento che è necessaria non poca forza per riuscire a penetrare in profondità nella carne e raggiungere l’arteria femorale, e risulterebbe quantomeno sospetto pensare che un paio di forbici che cadono possano riuscire ad avere la forza e la precisione per provocare un danno del genere in maniera così precisa.
Eppure stando agli inquirenti, è proprio quanto sarebbe accaduto: gli operatori del 118 hanno raggiunto il domicilio di via Biella, ma a quel punto hanno dovuto chiedere aiuto ai vigili del fuoco per rompere la finestra e poter entrare in casa. Alla fine delle operazioni, la vittima era già deceduta e non è stato possibile fare altro che accertare il decesso.
Il defunto, un 37enne residente a Milano, è stato trovato già cadavere mentre tentava – presumibilmente – di tamponarsi la ferita (altrettanto presumibilmente) accidentalmente autoinflitta. Secondo la ricostruzione ritenuta più credibile, il malcapitato stava armeggiando con le forbici che gli sarebbero scivolate di mano, cadendo fino a raggiungere l’arteria femorale; la polizia di Milano ha ritenuto infatti molto improbabili sia l’ipotesi di omicidio, che quella di suicidio volontario.