Migranti, le suore di clausura si ribellano: “Accogliamoli e tuteliamoli” (2 / 2)

“Facciamo nostro l’appello contenuto nel Documento sulla fratellanza umana firmato da papa Francesco e dall’imam di al-Azhar Ahmed al-Tayyeb  – scrivono le sorelle clarisse e carmelitane – chiedendo ‘ai leader del mondo, agli artefici della politica internazionale e dell’economia mondiale, di impegnarsi seriamente per diffondere la cultura della tolleranza, della convivenza e della pace'”.

 

Poi continuano implorando di cambiare atteggiamento, di gestire la situazione nel rispetto della vita delle persone, a prescindere che si tratti di migranti o meno.

“Anche noi, quindi, osiamo supplicarvi: tutelate la vita dei migranti! La nostra semplice vita di sorelle testimonia che stare insieme è impegnativo e talvolta faticoso, ma possibile e costruttivo. Solo la paziente arte dell’accoglienza reciproca può mantenerci umani e realizzarci come persone”.

 

Le sorelle vogliono però dimostrare che il loro grido non è astratto e vogliono offrire delle soluzioni per contribuire in modo concreto alla gestione del problema.

“Molti monasteri italiani, appartenenti ai vari ordini, si stanno interrogando su come contribuire concretamente all’accoglienza dei rifugiati, affiancando le istituzioni diocesane. Alcuni già stanno offrendo spazi e aiuti. E, al tempo stesso, tutte noi cerchiamo di essere in ascolto della nostra gente per capirne le sofferenze e le paure”.

 

E ancora: “Desideriamo sostenere coloro che dedicano tempo, energie e cuore alla difesa dei profughi e alla lotta a ogni forma di razzismo, anche semplicemente dichiarando la propria opinione”.