Al netto delle simpatie e delle antipatie politiche, è giusto infatti che ciascuno sostenga i propri ideali, un ulteriore risultato è quasi raggiunto dal presidente della giunta regionale (governatore) Roberto Occhiuto: qualche giorno fa si sono eseguiti i primi test, andati bene, sulla metropolitana di Catanzaro. Beninteso: è una metro di superficie e non sottorranea e l’obiettivo è renderla operativa il prima possibile, si vorrebbe entro l’anno corrente.
Questo mezzo pubblico sarà molto utile e collegherà i vari quartieri della città capoluogo e per chi conosce la dislocazione geografica della “città delle tre V” comprende a pieno la grande importanza di quest’opera. Lo stesso Occhiuto, in un video sui propri canali ufficiali, è visibilmente soddisfatto e rivendica il tutto affermando che tanti suoi predecessori ne avevano solo parlato mentre lui, di questa, ha quasi concluso.
Nel filmato il governatore spiega che di questo importante mezzo pubblico, che si rivelerà fondamentale per il settore trasporti dell’intera Calabria, ci sono precisamente 3 linee: A, B e C; la prima è già pronta, per la seconda serve aspettare fine maggio (massimo giugno) mentre i lavori riguardanti la terza si dovrebbero concludere entro il prossimo novembre.
In totale le fermate delle linee A e B sono almeno 14 e queste sono utilissime per chi proviene dalla costa ionica: permettono di scendere alla stazione ferroviaria di Catanzaro Lido e raggiungere facilmente la parte superiore della città. La C è invece quella che passa per tre punti fondamentali quali l’Università, il palazzo della Cittadella Regionale e Germaneto collegando queste tre cruciali località alla parte superiore della città e viceversa.
Nella parte conclusiva del video il presidente della giunta regionale non ha dimenticato di ringraziare gli operai e più in generale tutti gli addetti ai lavori che sono coinvolti. Il presidente Occhiuto sta lavorando alacremente per la regione che rappresenta: per il turismo, per il settore dei trasporti e sta agendo anche su quello notoriamente più martoriato che è quello della sanità.