Il gup di Messina, Tiziana Leanza,ha accolto la richiesta del pubblico ministero Roberto Conte nei confronti di Davide Felice Calvaruso (cardiochirurgo), Salvatore Agati (primario di cardiochirugia), Andrea De Zorzi (primario cardiologia) e Simone Reali (anestesista), con la prima udienza che si terrà il prossimo 13 dicembre davanti al giudice monocratico.
Sono quindi 4 i medici rinviati a giudizio per la morte di Beatrice Mori, una dolcissima neonata di 5 mesi, morta il 30 agosto 2018 all’ospedale Bambin Gesù di Roma.
La ricostruzione dell’accaduto
La piccola palermitana era stata sottoposta a un intervento nel reparto di Cardiochirurgia pediatrica del’ospedale di Taormina, in provincia di Messina, per una malformazione con la quale conviveva dalla nascita. L’operazione, che inizialmente era stata programmata per una durata di 4 ore, si è protratta a lungo, tanto da durare 12 ore.
Da qui la decisione di trasferire la piccola al Bambin Gesù di Roma dove, essendo arrivata in gravi condizioni, è deceduta poco dopo. In questi anni i genitori e i familiari di Beatrice hanno chiesto giustizia e continuano a invocarla perchè prima di quell’intervento, la piccola non aveva mai mostrato problemi evidenti, sostenendo che a causare il suo decesso siano stati proprio degli errori effettuati in sala operatoria.
La madre della piccola, Benedetta Bua, intervistata da Fanpage, chiede giustizia per sua figlia, nonostante nessuno possa ridargliela indietro ma vuole con tutte le sue forze scoprire la verità. La mamma di Beatrice ha anche spiegato un passaggio importante: prima dell’intervento, il cardiologo di Taormina aveva notato qualcosa di strano, chiedendo un’angio TAC, effettuata il giorno prima dell’operazione che è durata 12 ore, nonostante sarebbe dovuta essere semplicissima.
Ad operazione terminata, hanno comunicato ai genitori che a Beatrice mancava l’arteria polmonare sinistra e soprattutto che quella TAC era risultata illegibile. E’ per questo che Benedetta si chiede perchè sua figlia sia stata operata senza l’unico esame che avrebbe chiarito la situazione e permesso la diagnosi. Perchè, quell’esame fondamentale non è stato ripetuto?