Messina Denaro, è successo durante l’ora d’aria in carcere: italiani senza parole

Arrestato dopo 30 anni di latitanza, il boss mafioso Matteo Messina Denaro sta già facendo parlare di sè anche tra le mura del carcere: ecco per quale motivo.

Messina Denaro, è successo durante l’ora d’aria in carcere: italiani senza parole

Poteva nascondersi ovunque nel mondo e, invece, ha optato per la sua terra natia, sulla falsariga di tanti altri latitanti di Cosa Nostra che mai hanno abbandonato il suolo siciliano. Ci sono voluti 30 anni ha rintracciare finalmente Matteo Messina Denaro, arrestato in una clinica a Palermo mentre si sottoponeva ad un ciclo di cure.

Le immagini del suo arresto hanno fatto il giro del mondo, dal 1993 era nella lista dei dieci latitanti più ricercati al mondo. Il boss di Cosa Nostra è stato trasportato nel carcere di massima sicurezza de L’Aquila, dove ‘Diabolik’, così come è soprannominato, ha già avuto modo di far parlare di sè: ecco cosa ha fatto.

Cosa è successo 

Nel carcere di massima sicurezza de L’Aquila si sono sempre alternati detenuti molto pericolosi, numerosi quelli sottoposti al 41 bis. L’atteggiamento che ha assunto Matteo Messina Denaro in carcere ha già stupito il personale presente nella nota struttura abruzzese, poichè apparso in netta controtendenza rispetto agli altri detenuti del suo ‘rango’.

Il boss avrebbe già attirato le attenzioni su di sè durante la prima ora d’aria trascorsa in carcere, dove si sarebbe mostrato a tutti particolarmente sorridente e per niente abbattuto o provato. “Il suo sarebbe un comportamento anomalo rispetto a come si comportano di solito i detenuti al 41 bis”- dicono dal cacere, certamente abituati ad avere a che fare con detenuti sottoposti alle sue stesse condizioni. 

Intanto, come ha spiegato il Garante dei detenuti in Abruzzo, Gianmarco Cifaldi, è previsto nella giornata di oggi, 19 gennaio, un importante consulto del personale della medicina penitenziaria sulle cure da somministrare a Matteo Messina Denaro per la sua grave patologia, il cancro al colon. Nel carcere sarà allestita una stanza dove si sottoporrà alla sua consueta terapia, sono già arrivate le attrezzature ed i farmaci di cui ha bisogno.

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