Messina, decesso professoressa Turiaco dopo vaccino anti Covid, la Procura: "C’è un nesso"

Negli scorsi giorni è stata depositata in Procura la perizia effettuata dai periti sul corpo della docente di musica deceduta il 30 marzo 2021 a Messina. La donna l'11 marzo aveva ricevuto una dose del vaccino AstraZeneca.

Messina, decesso professoressa Turiaco dopo vaccino anti Covid, la Procura: "C’è un nesso"

La Procura della Repubblica di Messina procede spedita con le indagini riguardanti il decesso di Augusta Turiaco, la docente di musica deceduta improvvisamente il 30 marzo 2021. La donna l’11 marzo aveva ricevuto una dose del vaccino anti Covid prodotto da AstraZeneca. I famigliari, nonchè gli anziani genitori, hanno da subito voluto fare chiarezza sulla vicenda, presentando una denuncia contro AstraZeneca, il cui siero sarebbe stato responsabile del decesso della Turiaco. 

Adesso, a distanza di mesi, la Procura mette nero su bianco quello che già si sospettava: Augusta è morta proprio per gli effetti collaterali causati dal vaccino anti Covid che le è stato somministrato. A dimostrarlo sono stati i periti nominati dalla Procura, che hanno depositato una dettagliata relazione di 59 pagine, dalla quale si evince che la docente è morta per gli effetti avversi del siero, che, secondo i periti, “potevano essere prevedibili”.

Escluse responsabilità dei sanitari

L’indagine ha comunque escluso una responsabilità penale dei sanitari che quel giorno somministrarono il vaccino alla Turiaco. A dare notizia del nesso di causualità tra la vaccinazione anti Covid e il decesso della docente sono stati proprio gli anziani genitori della donna. “La famiglia evidenzia che sin dal primo momento di questa tragedia ha elogiato gli interventi del personale medico e infermieristico del Policlinico Universitario e mai ha censurato o chiesto di indagare sull’attività posta in essere dai reparti specialistici che hanno cercato di salvare Augusta Turiaco dal nemico invisibile e che l’esposto-denunzia è stato presentato contro la società AstraZeneca chiedendo l’avvio di indagini sulla produzione e commercializzazione del vaccino, sulla regolarità della sperimentazione” – così scrivono i famigliari in una nota resa alla stampa dal proprio legale, avvocato Daniela Agnello. 

Nella stessa nota si ricorda come la trasmissione Report si sia occupata del caso AstraZeneca e del caos comunicativo intorno al vaccino prodotto dalla casa farmaceutica in questione. Il legale Agnello ha chiesto se la sperimentazione del vaccino sia avvenuta correttamente, visto che l’approvazione è avvenuta in tempi accelerati. 

“Abbiamo domandato di indagare sulla corretta informazione degli effetti collaterali del vaccino, e sulle corrette indicazioni nel consenso informato sottoscritto da Augusta. Si rammenta che proprio AstraZeneca stessa ha ammesso, in data 25 marzo, che il suo vaccino non è sempre sicuro, perché ‘alcuni casi hanno avuto esito fatale’ per cui occorre che ‘…i vaccinati devono essere informati….” – così spiega inoltre nella nota l’avvocato Agnello.

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