Mega truffa a assicurazioni: 8 arrestati e 139 indagati tra cui professionisti

Mega truffa alle assicurazioni. Tra le persone coinvolte anche medici e avvocati, 18 compagnie assicurative coinvolte, 8 arresti e 139 indagati. Una mega truffa per una somma di oltre due milioni di euro, e incidenti con gli stessi referti

Mega truffa a assicurazioni: 8 arrestati e 139 indagati tra cui professionisti

Una mega-truffa messa in atto da gente che si organizzava per percepire soldi dalle assicurazioni per incidenti inesistenti è stata sventata dalla Polizia di Taranto che ha eseguito alcune ordinanze di custodia cautelare nei confronti di persone facenti parte di una associazione a delinquere. 18 le compagnie assicurative coinvolte e tante  le persone che svolgevano vari compiti: c’era infatti chi reclutava gli automobilisti, chi si occupava della pratica, chi del certificato medico, e infine chi seguiva la prassi per arrivare alla liquidazione della somma. Il danno ammonta ad oltre due milioni di euro, e la truffa è stata scoperta dopo più di due anni di indagini che la polizia stradale di Taranto ha seguito con accortezza e discrezione.  

Otto persone sono state arrestate con l’accusa di  associazione a delinquere finalizzata alla truffa, e più di 139 gli indagati che devono rispondere di truffa, falsa testimonianza e sostituzione di persona. Al momento sono 25 gli incidenti finti documentati ma la polizia sta esaminando altre pratiche per portare alla luce altri incidenti falsi. La truffa era stata possibile grazie all’intervento di una persona, Giuseppe Ax, 61 anni, capo tecnico radiologo dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, che eseguiva gli esami e traeva la diagnosi contraffatta.

Le misure cautelari sono state disposte anche per un portantino del pronto soccorso, un autista di ambulanze e un ex dipendente di una farmacia di Taranto. L’organizzazione parlava in codice al telefono. A far scattare l’inchiesta è stata una società di assicurazioni che ha avuto sospetti quando in due incidenti avvenuti in date diverse erano stati presentati gli stessi esami medici identici. Tramite un’intercettazione è stato scoperto che una delle due «vittime» chiamata a testimoniare aveva chiamato Palumbo, e da qui era scattato il sospetto che il radiologo fosse coinvolto nella vicenda.

Da quel momento tante intercettazioni e particolari hanno svelato la rete delle persone coinvolte nella truffa, e la polizia ha avuto prove più che sufficienti per ottenere gli arresti per alcuni di loro, e accertare la quantità di persone che ruotavano attorno agli incidenti. 

Continua a leggere su Fidelity News