Medico risulta positivo al Covid-19 dopo aver ricevuto la seconda dose di vaccino Pfizer

L'episodio si è verificato a Bari, il sanitario lavora presso il reparto di terapia intensiva dell'ospedale San Paolo. Secondo i medici questo episodio dimostra che i vaccini funzionano, anche perché il medico ha gli anticorpi al Covid dopo la seconda dose.

Medico risulta positivo al Covid-19 dopo aver ricevuto la seconda dose di vaccino Pfizer

Un medico di 40 anni che lavora presso l’ospedale San Paolo di Bari è risultato positivo al coronavirus Sars-CoV-2. La conferma arriva direttamente da Angela Leaci, direttore medico del nosocomio pugliese, la quale ha spiegato che il 40enne è risultato positivo al Covid nella giornata di sabato 27 febbraio. “Abbiamo deciso di sottoporlo a un secondo molecolare dopo 24 ore. I risultati, analizzati dalla professoressa Maria Chironna dell’Istituto igiene, hanno certificato la positività al Covid-19 nonostante la presenza degli anticorpi. Il successo vaccinale dunque c’è, e lo confermano anche i sintomi lievi che ha il medico” – queste le dichiarazioni di Leaci.

Si tratta quindi di una notizia positiva, e che fa ben sperare i sanitari pugliesi e non solo. Tra l’altro, in paesi come Gran Bretagna e Israele, che stanno procedendo speditamente con la vaccinazione anti Covid, è stato osservato un calo delle ospedalizzazioni dovute alle forme severe di Covid. Chi si infetta ed è vaccinato si può curare tranquillamente a casa, senza ricorrere quindi alle strutture sanitarie. Per motivi di privacy le generalità del medico non sono state diffuse. 

Chironna: “I vaccini funzionano”

“I vaccini funzionano nel momento in cui proteggono le persone dalle forme severe del Covid ed evitano che i pazienti finiscano in ospedale: l’obiettivo primario della vaccinazione è questo” – così ha spiegato al quotidiano Repubblica la stessa Maria Chironna, che rimarca quindi l’ultilità della vaccinazione. In tutto il mondo i medici si aspettano episodi simili come quello accaduto a Bari,  ma ciò secondo i sanitari del San Paolo è nell’ordine delle cose. 

Adesso l’obiettivo primario è quello appunto di ridurre l’impatto della malattia sulla popolazione mondiale, in modo da affrontare meglio eventuali situazioni di pericolo o cluster che dovessero crearsi nei prossimi mesi. I governi di tutto il mondo stanno mettendo a punto piani giganteschi per vaccinare quanta più gente possibile. 

Secondo la Chironna, il caso del rianimatore barese, dimostra che è fondamentale continuare ad indossare le mascherine e a mantenere il distanziamento sociale, questo perché “non sappiamo ancora con certezza se l’immunità offerta dal vaccino sia un’immunità sterilizzante, e dunque eviti un’infezione”

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