Siamo a Benevento. Qui un medico di base 60enne, che mostrava sintomi preoccupanti per la sua salute, ha scoperto, dopo l’effettuazione del sierologico, di essere positivo al Covid. Gli è stata imposta la quarantena fiduciaria obbligatoria e un tampone molecolare ma lui, trasgredendo le regole, ha continuato a lavorare.
Si, il medico ha continuato ad esercitare la sua professione nei due studi che gestisce, a Telese Terme e a Palepisi, in provincia di Benevento. Ora è denunciato di epidemia colposa.
Il sequestro dei locali medici
La Procura di Benevento ha emesso il decreto di sequestro preventivo d’urgenza, invitando i carabinieri ad apporre i sigilli ai due studi medici in cui opera, per bloccare la sua attività, proseguita nella consapevolezza di mettere a rischio la salute dei suoi collaboratori e pazienti. L’uomo è indagato per diffusione dell’epidemia mentre i suoi assistiti,sono stati invitati ad effettuare il tampone e a scegliersi dei medici in sostituzione dalla Asl.
“Al momento non possiamo rilasciare dichiarazioni perchè non abbiamo ancora avuto accesso agli atti nè il mio assistito è stato ascoltato“.Queste le parole dell’avvocato Marcello D’Auria, legale del medico indagato dalla Procura della Repubblica di Benevento per reato di epidemia colposa. Sull’accaduto non è mancata una nota dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri di Benevento.
Il suo presidente, Giovanni Pietro Ianniello, rileva dinon avere informazioni dirette sulla vicenda ma come Ente subordinato allo Stato, omferma la sua più ampia disponibilità a collaborare con la magistrazione e con la ASL, dichiarandosi pronto ad intervenire, laddove fosse accertata una condotta contraria al codice deontologico, che pone al primo posto la salvaguardia del diritto alla salute della persona.
Una vicenda davvero incresciosa, di pura follia, quella del medico di base beneventano e nelle prossime ore, a seguito di ulteriori indagini, ci saranno nuovi dettagli su quest’assurda vicenda che ha minato la salute di pazienti e collaboratori.