Matteo Salvini aggredito a Pontassieve da una ventenne del Congo

In visita a Pontassieve per la campagna elettorale, Matteo Salvini è stato strattonato da una donna che gli ha strappato la camicia e la catenina. "Ognuno può avere idee politiche, calcistiche, religiose diverse, ma la violenza no", commenta Salvini.

Matteo Salvini aggredito a Pontassieve da una ventenne del Congo

Aggressione nei confronti di Matteo Salvini a Pontassieve, dove il leader della Lega si trovava per la campagna elettorale per le Regionali del 2020. Il leader della Lega è stato avvicinato da una ventenne che gli ha strattonato la camicia e strappato la collanina al collo, secondo quanto riferito da Salvini stesso in un post sul web dopo l’accaduto. Pubblicando una immagine della camicia celeste strappata e della catenina rotta alla quale era attaccato un crocifisso, Salvini ha scritto: “Alla rabbia di pochi rispondiamo col sorriso, il lavoro e la speranza di tanti“.

La donna, in seguito fermata dalle forze dell’ordine ed identificata come una ventenne originaria del Congo in forte stato di alterazione psico-fisica, era in mezzo alla folla che attendeva l’arrivo di Salvini nel comune toscano.

Ognuno può avere idee politiche, calcistiche, religiose diverse, ma la violenza no: la camicia me la ricompro, ma strappare dal collo un rosario che mi ha regalato un parroco è una cosa che non sta né in cielo né in terra, e quella persona si dovrebbe vergognare” ha commentato il leader della Lega.

Ha precisato, poi, per i suoi sostenitori preoccupati per il suo stato di salute: “Sto bene, ho incontrato una persona che avendo idee che valgono poco ha usato le mani, addirittura mi ha detto ti maledico“. Salvini commenta comunque che porterà un buon ricordo di Pontassieve, dicendo che una donna in seguito gli ha detto di non pensarla come lui, ma gli ha chiesto scusa per il comportamento “di quella deficiente” e gli ha offerto un caffè.

Solidarietà nei confronti di Salvini anche dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, esponente storico del PD in carica dal 2010 nel ruolo di governatore, dicendo che non condivide niente sulle posizioni politiche di Salvini, ma che “sono davvero pronto a battermi perché possa esprimerle”.

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