Matteo Bassetti: lo sfogo dopo l’aggressione verbale subita da un gruppo di giovani no vax

Matteo Bassetti, insultato fortemente da un gruppo di studenti mentre attendeva, assieme alla moglie, del sushi da portare al figlio, ha commentato con parole dure l'accaduto, lasciandosi andare ad un profondo e toccante sfogo.

Matteo Bassetti: lo sfogo dopo l’aggressione verbale subita da un gruppo di giovani no vax

Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del San Martino di Genova, commentando l’aggressione subita in via XX settembre, la principale via di Genova, mentre si trovava insieme alla moglie, senza mezzi termini, ha dichiarato: “L’Italia è un Paese pieno di imbecilli, altra definizione non posso darla”. 

Ma cosa è accaduto? Lui e sua moglie, il 20 febbraio sera, esattamente a 2 anni dall’inizio della pandemia, stavano aspettando la preparazione del sushi da portare a loro figlio, ricoverato in ospedale dopo un intervento, e, mentre ingannavano l’attesa bevendo qualcosa, come una normalissima coppia in un momento di vita privata, degli studenti, accortisi della sua presenza nel locale, gli si sono avvicinati, urlandogli addosso di andare via da Genova perchè la sua città non lo vuole.

L’accaduto

Questo il racconto di Matteo Bassetti all’Adnkronos: “Ad avvicinarci un gruppo di studenti, gente che dovrebbe studiare e che invece passa la vita, da 50 sabati a questa parte, in piazza a gridare e a insultare il prossimo .C’è un clima inaccettabile e ci sono responsabilità enormi, secondo me, anche da parte della magistratura. Mi auguro che qualcosa facciano gli inquirenti, perché se a questa gente sarà fatto un processo tra 5 anni non servirà a nulla. Ci vogliono dei processi rapidi con pene esemplari. Un Paese civile è un paese che sa far rispettare la legge per tutti, non solo per qualcuno: di qualunque colore politico”. 

In azione un gruppetto di 15 o 20 persone, giovani no vax che hanno insultato il medico con cori da stadio. Il virologo ha aggiunto:“Dovevamo essere migliori, mi pare che con ieri sera abbiamo ampiamente dimostrato di essere molto peggiorati, la pandemia non ci ha insegnato proprio niente. Uno sfogo toccante, in cui aggiunge che una parte politica della sua città, per la quale ha lavorato, curando tutti, indistintamente, non lo ha mai gradito e non è mai stata solidale nei suoi confronti.

Il fatto si è verificato a una settimana di distanza dalla ricezione di decine di telefonate anonime e altrettanti messaggi di minacce. L’infettivologo non si è detto assolutamente intimorito, dicendo: “Personalmente, continuerò a lottare per quei valori di libertà, anche di espressione, che mi hanno sempre animato. Avanti a testa altissima”.

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