Matteo Barone aveva solo 25 anni, ma già un grande sogno: trasformare la sua passione per la musica trap in una carriera. Originario di Poggibonsi, in provincia di Siena, da tempo si era trasferito a Milano per avvicinarsi a un ambiente musicale più vivace e pieno di opportunità.
La sua vita, fatta di amicizie, serate con i coetanei e tanti progetti, si è interrotta improvvisamente all’alba di sabato 6 settembre, a pochi passi dalla sua abitazione in zona est del capoluogo lombardo. Fin da adolescente Matteo aveva mostrato una grande passione per la musica, in particolare per il genere trap, che sentiva vicino al suo modo di esprimersi.
Non era solo un passatempo: si trattava di un vero e proprio obiettivo, coltivato con costanza e sacrificio. Il trasferimento a Milano, città che da anni rappresenta uno dei principali poli della scena musicale italiana, era stato per lui un passo naturale e necessario. Qui aveva trovato un contesto dinamico in cui nutrire le sue aspirazioni, cercando contatti e occasioni per emergere.
La vita nella metropoli lo aveva entusiasmato, dandogli la possibilità di respirare quell’aria creativa che tanto desiderava. Nonostante la competizione fosse alta, Matteo non si era arreso, consapevole che ogni artista deve affrontare sfide e fatiche prima di raggiungere il proprio spazio. Secondo quanto ricostruito, quella notte Matteo aveva trascorso alcune ore in compagnia di amici, come spesso accadeva nei fine settimana.
La serata si era conclusa poco prima dell’alba, quando si stava dirigendo verso casa. Il destino, però, lo ha sorpreso mentre attraversava sulle strisce pedonali in via Adelchi, poco distante dalla sua abitazione. L’automobilista coinvolto, un coetaneo di 25 anni che presta servizio come agente di polizia, era libero dal servizio e stava rientrando dopo alcune ore di svago. Gli accertamenti delle autorità hanno rivelato che il giovane viaggiava a velocità sostenuta ed è risultato positivo all’alcoltest.
Ora si trova ai domiciliari, in attesa che la magistratura chiarisca ogni aspetto della vicenda. A Poggibonsi e a Milano, la notizia della sua scomparsa ha suscitato grande commozione. Chi lo conosceva lo descrive come un ragazzo solare, pieno di energia e sempre pronto a sorridere. La musica era la sua più grande passione, ma non mancava mai di dedicarsi anche agli amici e alla famiglia, con cui manteneva un forte legame nonostante la distanza. Il sogno di sfondare nella trap rimarrà incompiuto, ma chi lo ha frequentato lo ricorderà per la determinazione con cui inseguiva i suoi obiettivi, senza mai lasciarsi scoraggiare.