Matera, la città dei Sassi, già capitale europea della cultura, questa settimana è anche Capitale eucaristica d’Italia; da giovedì, infatti, è iniziato uno speciale cammino eucaristico che terminerà domenica con la celebrazione della Santa Messa celebrata da Papa Francesco. Un cammino ispirato dal tema “torniamo al gusto del pane” in cui si sono vissuti giorni di preghiera, riflessione, accoglienza reciproca, di crescita spirituale…
La terra, madre delle sphighe e del pane, ma a volte anche matrigna a causa delle molte difficoltà che soprattutto il sud ha vissuto come, primo tra tutti, raccontò brillantemente Carlo Levi nel suo “Cristo si è fermato ad Eboli”
Ancora, il racconto “Pane casalingo” di Grazia Deledda, ci ricorda come il fare il pane, praticamente in tutte le aree del Mediterraneo, ha una propria sacralità. “Credo nel pane della vita e della rinascita” una frase significativa che lega l’amore al tema del pane e del prendersi cura degli altri. E anche il Mahatma Gandhi -non cristiano- disse: “In un mondo di affamati Dio non poteva che manifestarsi nel segno del pane”.
Il cammino del congresso eucaristico a Matera , che ci vuole ricordare che il cammino eucaristico deve significare di esser pronti a spezzare il pane con gli esclusi, di riscoprire il gusto del pane per ritornare alla vita autentica, si conclude domani ma c’è un cammino della Chiesa italiana, quello sinodale che continuerà nel nome di Cristo.
Matera si conferma un centro nevralgico per le situazioni più disparate e con questo meraviglioso evento, si candida anche all’accoglienza di sempre nuovi fedeli che vorranno solcare le terre de “Il Vangelo secondo Matteo” piuttosto che della più moderna “The Passion”.
Infine, un messaggio di speranza va a favore dei detenuti a cui si rivolge la gratitudine per aver realizzato le sacche porta tutto per questo Congresso Eucaristico.