Martinsicuro: famiglia in isolamento da dieci giorni e a oggi nessuno ha provveduto a effettuare il tampone

Famiglia di Martinsicuro composta da marito moglie e quattro figli piccoli in isolamento domiciliare a causa del Covid-19. Dopo dieci giorni nessuno ha provveduto ad effettuare il test del tampone alla famiglia.

Martinsicuro: famiglia in isolamento da dieci giorni e a oggi nessuno ha provveduto a effettuare il tampone

La famiglia Di donato composta da papà Roberto, la moglie e i loro quattro figli si trova i da dieci giorni in isolamento nella loro casa a Martinsicuro a causa del Covid-19 e a oggi non hanno ancora ricevuto chiamata da parte dell’ASL per effettuare i tamponi.

Roberto è molto conosciuto in città in quanto è dipendente del Martinburger, nota paninoteca che ha deciso di chiudere in via precauzionale appena venuti a conoscenza dei sintomi da Coronavirus di suo figlio. La famiglia ha contattato immediatamente la pediatra la quale ha disposto subito il tampone per il bambino.

Il papà racconta che aveva già contattato una clinica privata per poter fare tempestivamente il tampone al figlio ma la pediatra avrebbe consigliato di contattare lASL in quanto con molta probabilità tutta la famiglia si sarebbe dovuta sottoporre al test. Seguono il consiglio e contattano immediatamente l’ASL, i quali assicurano la famiglia che avrebbero ricevuto una telefonata da parte loro nel giro di 24/48 ore e di portare intanto il bimbo con sintomi al parcheggio del centro commerciale di Colonnella dove si effettuano tamponi drive-in.

I giorni passano e la famiglia non ha ancora ricevuto nessuna chiamata da parte dell’ASL e intanto si ammala anche papà Roberto. “Ho avuto quattro giorni di febbre altissima”- ha dichiarato”ora che la febbre pare essere andata via faccio fatica a stare in piedi e respirare, avendo anche problemi di asma”. Questa famiglia sta passando un vero e proprio calvario e il papà avrebbe anche dichiarato: ” sono giorni terribili, davvero. I bambini sono tutti in casa, ovviamente non li abbiamo mandati a scuola, ed è facile immaginare quanto sia difficile tenerli buoni e far indossare loro la mascherina tutto il giorno. Mangiamo a turno, cerchiamo di limitare i contatti ma è praticamente impossibile”. “Ho anche contattato il sindaco di Martinsicuro”Avrebbe aggiunto”per provare a sollecitare la situazione ma ancora nulla”.

Roberto inoltre, spiega del motivo che l’ha spinto a non recarsi in una clinica privata: “Innanzitutto con l’incertezza del futuro, dover tirare fuori 60 euro a persona (siamo in sei) per due cicli di tamponi inciderebbe parecchio nel nostro bilancio familiare”.di essersi sentito  Dichiara infine di sentirsi abbandonato insieme alla sua famiglia e che l’ASL avrebbe dovuto attivarsi tempestivamente nel tempo indicato all’inizio, non tanto per lui e la moglie bensì per tutelare maggiormente i figli minori, cosa che a oggi non è avvenuta.

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