Ventinove vite spezzate a Rigopiano, una lesione indelebile per l’Abruzzo. Oggi è la giornata del dolore: mai dimenticare, mai abbassare la guardia, sempre vicini alle famiglie”. Con queste parole, affidate ai social, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha commemorato l’ottavo anniversario della disgrazia dell’hotel Rigopiano di Farindola, travolto e abbattuto da una valanga che il 18 gennaio 2017 provocò il decesso di 29 persone tra ospiti e personale della struttura.
Marsilio ha sottolineato l’importanza di mantenere vivo il ricordo e di trarre insegnamenti da quella disperata vicenda: “Questa data ci richiama a un impegno collettivo per garantire la sicurezza nelle zone montane, affinché disgrazie simili non si ripetano mai più”. Anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha voluto esprimere il suo cordoglio: “Sono trascorsi otto anni dalla disgrazia di Rigopiano. Condividendo la speranza che si possa arrivare presto a una piena verità e a una giustizia definitiva, rinnovo la nostra vicinanza, mia e del Senato della Repubblica, ai familiari delle 29 persone decedute e a tutta la comunità abruzzese”.
La Russa ha poi ribadito l’importanza di fare chiarezza su quanto accaduto, sottolineando come giustizia e trasparenza siano il miglior tributo alla memoria di chi ha perso la vita e un dovere morale nei confronti delle famiglie coinvolte. L’anniversario, che ogni anno si carica di strazio e riflessione, è anche un momento per la comunità abruzzese e italiana di unirsi nel ricordo e nel monito: non dimenticare, per costruire un futuro più sicuro.
Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha affidato ai social il suo messaggio in occasione dell’ottavo anniversario della disgrazia dell’hotel Rigopiano di Farindola.
Le parole dei vertici delle istituzioni italiane si uniscono a quelle di tanti altri esponenti politici e rappresentanti della società civile, ribadendo l’importanza di tenere viva la memoria di Rigopiano e di preseguire con determinazione verità e giustizia per le persone decedute e i loro cari. Un monito a non dimenticare e un appello alla responsabilità collettiva per evitare che simili disgrazie possano ripetersi