A Sterpettine, frazione di Marotta di Mondolfo, in provincia di Pesaro e Urbino, un momento di festa si è trasformato in uno scenario di forte tensione. Venerdì sera, intorno alle 20:30, durante una celebrazione familiare all’aperto per la conclusione dell’anno scolastico dell’asilo, un uomo di 71 anni ha reagito in modo estremo a causa del volume della musica, colpendo due persone con colpi d’arma da fuoco.
Il protagonista del gesto, Sandro Spingardi, viveva in una roulotte adiacente all’abitazione dove si stava svolgendo la festa. Dopo un acceso confronto con i presenti, ha fatto partire diversi colpi che hanno raggiunto la cognata, Griselda Cassia Nunez, 44 anni, boliviana, che ha perso la vita, e la figlia di lei, Kenia Cassia Vaca, 28 anni, rimasta contusa di striscio all’addome e a un orecchio.
La giovane, madre di una delle bambine presenti, è riuscita a rientrare in casa e a chiedere aiuto prima di essere accompagnata all’ospedale regionale di Torrette, dove ha ricevuto le cure necessarie ed è stata poi dimessa. Al momento dei fatti, diversi bambini stavano partecipando alla festa nel cortile, ma nessuno di loro è rimasto coinvolto fisicamente. Tuttavia, il clima emotivo si è rapidamente appesantito e per i più piccoli è stato attivato un servizio di supporto per affrontare l’esperienza vissuta.
Spingardi, subito dopo i fatti, si è chiuso in una baracca degli attrezzi paventando gesti estremi. I carabinieri sono intervenuti rapidamente, hanno instaurato un lungo dialogo con lui e lo hanno infine bloccato utilizzando un taser. L’uomo è stato arrestato per omicidio e tentato omicidio aggravati dall’uso di un’arma da fuoco regolarmente detenuta e si trova ora nel penitenziario di Villa Fastiggi, in attesa della convalida del fermo. Le forze dell’ordine stanno cercando di chiarire le motivazioni alla base dell’episodio. Sebbene il volume della musica sembri essere stato il punto di rottura, gli inquirenti ipotizzano che il malcontento si fosse già accumulato da tempo, forse legato a contrasti familiari, dissapori passati o problemi di convivenza. Attualmente non risultano denunce pregresse tra le persone coinvolte.
L’abitazione dove si sono verificati i fatti è stata posta sotto sequestro per consentire gli accertamenti tecnici. Griselda Cassia Nunez abitava nella casa di famiglia anche dopo la scomparsa del marito, fratello dell’uomo coinvolto, ed era una figura centrale nel nucleo familiare. La sua perdita ha colpito profondamente chi la conosceva, anche oltre i confini della cerchia parentale.