Marò, Renzi afferma che il governo indiano ha aperto un canale di confronto

Il premier Renzi afferma che la vicenda dei marò è una questione complessa, ma nonostante tutto il governo indiano ha aperto un canale di confronto che porterà presto ad una soluzione equa per le parti

Marò, Renzi afferma che il governo indiano ha aperto un canale di confronto

Si discute ancora sulla vicenda dei marò e lo stesso premier Matteo Renzi ha detto: “Quella dei marò è una vicenda molto seria molto difficile per ciò che è accaduto in passato, su cui ognuno di noi si tiene il suo giudizio: oggi questione aperta con un paese come India, amica, alleata dell’Italia che nelle ultime ore ha aperto un canale di confronto diretto anche con dichiarazioni che abbiamo apprezzato”.

Una dichiarazione che arriva quando dal governo indiano c’è stato finalmente un cambio di rotta che ha dato inizio ad una sorta di dialogo sulla spinosa questione. Infatti, la scelta di non ostacolare in Corte suprema la richiesta di Latorre e Girone di tornare temporaneamente in Italia fa parte di questo dialogo che si sta svolgendo dietro le quinte fra l’Italia e l’India, e assicura un cambiamento radicale di opinione del governo indiano sulla vicenda.

In un articolo pubblicato dal The Economic Times il giornale ribadisce che il ministero dell’Interno indiano ha avuto sempre un atteggiamento rigido e che in precedenza non era favorevole alla concessione per Latorre di un permesso di rientro in Italia della durata di quattro mesi. Questo tempo era necessario affinché Latorre potesse svolgere una terapia di riabilitazione dopo l’ictus che aveva minato la sua salute.

Poi però il governo indiano decise di non ostacolare la Corte Suprema riguardo l’autorizzazione per Latorre a recarsi in Italia riconoscendo che il permesso era stato su un terreno umanitario. Il giornale ha anche raccontato l’interesse del governo indiano sul permesso ai marò e ha detto: “il giorno stesso in cui la Corte concesse in settembre a Latorre il permesso per rientrare in Italia, l’amministrazione indiana lavorò intensamente per preparare i documenti necessari e permettere al militare di partire quella stessa notte con un aereo inviato dal governo di Roma”.

Di nuovo l’atteggiamento permissivo e non più rigido si è ripetuto prima di Natale,  quando il Solicitor General non ha fatto obiezioni ad estendere il permesso di permanenza di Latorre in Italia, decisione che però ha incontrato il parere contrario del presidente della Corte suprema. Ma l’Italia è certa che presto si arriverà ad una decisione ottimale condivisa da entrambe le parti. 

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