Marisa, affetta da sclerosi multipla: "Noi malati non Covid ci sentiamo messi da parte"

Marisa lotta da molti anni contro la sclerosi multipla e, in questo periodo di forte emergenza sanitaria legata alla seconda ondata di Covid-19, dichiara di sentirsi messa da parte in quanto "malata non Covid".

Marisa, affetta da sclerosi multipla: "Noi malati non Covid ci sentiamo messi da parte"

Questa è la storia di Marisa, siciliana, di Caltanissetta, felicemente sposata, con 2 bambini. Ma Marisa è affetta da sclerosi multipla, quindi una “malata non Covid” che merita rispetto, al pari di chi è stato contagiato dal maledetto virus. Una mattina si sveglia e non vede più dall’occhio sinistro per via di una neurite ottica. Ma in ospedale arriva la doccia fredda: la diagnosi che conferma la sclerosi multipla; una malattia che diventa progressiva a distanza di 13 anni.

Seppur circondata dalle cure amorevoli di suo marito e dall’effetto dei suoi familiari, Marisa tende a precisare che vive la sclerosi multipla come qualcosa che fa parte di sè, ma che i malati di sclerosi hanno continuamente necessità di recarsi in ospedale per effettuare analisi, visite, controlli. C’è chi, come lei, avrebbe bisogno di un ricovero per una riabilitazione intensiva, ma al momento è tutto accantonato perchè tanti reparti non hanno ancora riaperto, come quello in cui lei è seguita, chiuso per un focolaio.

L’assistenza negata ai malati non Covid

Oltre a chi è stato colpito dal nuovo Coronavirus, senza voler affatto sminuire l’emergenza sanitaria legata alla pandemia, ci sono coloro che fanno i conti con l‘assistenza negata per dare priorità ai contagiati; tante altre situazioni dimenticate perchè messe da parte. Pensiamo a coloro che attendono una terapia, un controllo, un intervento chirurgico o, come nel caso di Marisa, un ricovero per una riabilitazione intensiva per cercare di bloccare l’avanzare della disabilità.

Marisa è una donna forte, combattiva, sempre sorridente, che non ha paura di mostrare le preoccupazioni legate al particolare e delicato momento storico e sanitario.

Purtroppo vive con la costante paura di aver bisogno di un ospedale perchè è immunodepressa per le terapie che ha fatto. E alle donne che stanno attraversando un periodo non bello legato ad una malattia lancia il suo messaggio di incoraggiamento: “Voglio dire a loro di non dimenticarsi mai di farsi del bene come farsi una piega dal parrucchiere, coome il sentirsi belle davanti allo specchio, il comprarsi il profumo che piace, però non dimenticarsi di accarezzarsi e di volersi bene perchè è un momento già molto critico e difficile e per noi lo è ancora di più quindi di combattere per sè stesse”.

Ogni malato ha la sua particolare storia e quella di Marisa e dalla sua famigliola felice, nonostante la drammatica condizione di salute della donna, fa certamente riflettere sull’importanza della vita e su quanto essa dovrebbe essere apprezzata in ogni suo singolo momento, ogni giorno di più. Lei stessa non perde occasione di ringraziare coloro che la circondano di tanto amore, in particolare suo marito, senza il quale non avrebbe potuto affrontare tutto quello che ha affrontato in tutti questi anni.

Continua a leggere su Fidelity News