Maria Grazia De Iaco: i genitori chiedono di riaprire il caso

Sono trascorsi tre anni da quel tragico 22 Settembre 2014, giorno in cui Maria Grazie De Iaco, 22enne di San Cassiano - paesino in provincia di Lecce -, è stata ritrovata senza vita morta per impiccamento.

Maria Grazia De Iaco: i genitori chiedono di riaprire il caso

Nonostante siano trascorsi tre anni dalla tragica scomparsa, la famiglia della giovane Maria Grazia De Iaco, come è giusto che sia, non si da pace e ha fatto formale richiesta di riapertura del caso. La famiglia, infatti, non si arrende e anche se per gli inquirenti si è trattato di suicidio, la madre Lucia insiste.

Il giallo di Maria Grazia De Iaco, ritrovata morta il 22 Settembre 2014 a San Cassiano (Le) era stato affrontato anche dalla trasmissione “Quarto Grado”, la trasmissione che approfondisce i casi di cronaca. Il corpo della giovane Maria Grazia era stato ritrovato nelle campagne di San Cassiano ai piedi di un albero. Apparentemente si era impiccata con la tracolla della sua borsetta.

All’inizio gli inquirenti avevano nutrito forti dubbi sul fatto che si trattasse di suicidio, perché c’erano diversi punti oscuri, infatti era stato aperto un fascicolo, dalla Procura di Lecce, per fare luce su quanto fosse accaduto.

La madre della giovane, la Sig. Lucia, già in un intervista rilasciata all’epoca dei fatti, proprio alla trasmissione Quarto Grado, descriveva la figlia come una ragazzina solare e sempre gioiosa e non crede affatto che sua figlia abbia potuto togliersi la vita da sola.

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Maria Grazia aveva un rapporto da sempre tormentato con il fidanzato pieno di litigi, infatti proprio la sera prima di sparire avevano avuto uno screzio. Fu proprio il fidanzato, durante le ricerche con alcuni amici, a ritrovare per primo il corpo di Maria Grazia, ma non fu fatta formalmente nessuna indagine sul suo conto tanto che, il fatto venne archiviato come suicidio.

A distanza di tre anni dal tragico evento mamma Lucia insiste e dichiara: “Maria Grazia era felice. Una ragazza solare e positiva, che dava forza a tutti noi. Ma nessuno, prima di archiviare tutto come suicidio, ci ha mai ascoltato. Avremmo voluto raccontare agli investigatori quanto fosse serena e gioiosa. Perché mai avrebbe dovuto togliersi la vita? Non furono neanche analizzate le celle telefoniche“. “Non vivo più, il mio cuore, il nostro cuore è spezzato da quel giorno”.

In effetti troppi sono i punti oscuri sulla vicenda di Maria Grazia e tante sono le cose da chiarire sugli ultimi momenti della sua vita. Proprio per questo motivo gli avvocati della famiglia De Iaco Daniele Petracca e Armando Amendolito, chiederanno alla Procura di riaprire le indagini preliminari.

L’appello della madre è che se qualcuno sa qualcosa che ha tenuto nascosto per questi tre anni, parli per poter fare, finalmente, luce sulla vicenda, sia che si tratti realmente di suicidio e a maggior ragione se dietro c’è qualche colpevole.

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