L’isola di Marettimo, isola dell’arcipelago trapanese, venerdì sera è stata protagonista dell’ennesimo naufragio. Un barcone infatti è affondato per cause ancora da chiarire, e 55 migranti si sono aggrappati agli scogli per non annegare. Tra i naufraghi vi sono tante donne e bambini, che sono stati soccorsi dalla Guardia costiera di Trapani, arrivata sul posto dopo che è scattato l’allarme. Per tutta la notte sono andati avanti le operazioni di soccorso, e sono stati salvati 55 profughi tra cui anche un neonato di un anno. Il bambino aveva la febbre alta ed è stato trasportato d’urgenza all’ ospedale di Trapani. Le operazioni sono state condotte con grande zelo dalla Capitaneria che ha portato in salvo i naufraghi con una piccola zattera che andava e veniva tra la motovedetta e gli scogli.
A dare l’allarme venerdì sera è stata proprio la Guardia costiera, quando attorno alle 22 ha captato un Sos mandato da un telefono satellitare proveniente dall’isola, e il segnale indicava Punta Libeccio. Quando i militari sono arrivati sul luogo del naufragio la scena era agghiacciante: ben 48 uomini si erano aggrappati alle rocce e due donne e cinque bambini piccolissimi gridavano aiuto urlando dalla disperazione. Il buio ha reso le operazioni di salvataggio un po’ difficoltose, ma per fortuna tutto si è concluso bene e i naufraghi sono stati salvati.
Dopo aver capito come muoversi, i militari della Capitaneria hanno scartato la soluzione dell’aereo, ma a causa della franosità delle rocce hanno preferito optare per un salvataggio via mare. E infatti grazie ad una zattera hanno potuto recuperare anche i bambini e le due donne. Dopo il recupero i naufraghi sono stati portati da Marettimo verso Trapani e inseriti in una struttura dove riceveranno le cure necessarie. I naufraghi, recuperati stremati e senza forze, sono immigrati provenienti da diverse nazionalità, libica, tunisina e siriana. Ancora non è stata chiarita la dinamica dell’incidente, ma si suppone che il barcone carico di migranti si sia schiantato sugli scogli ed è affondato in seguito all’urto. Una tragedia per questa volta evitata, e per fortuna gli immigrati hanno resistito sulle rocce, altrimenti sarebbero caduti in mare e annegati.