Stamattina, 29 marzo 2022, la 28enne Carmen Federica Lopatriello è stata condannata, a Potenza, a 22 anni di reclusione dalla Corte d’Assise del capoluogo lucano. Per la donna, il pm, Annunziata Cazzetta, aveva chiesto la condanna all’ergastolo.
Originaria di Marconia di Pisticci, nei pressi di Matera, la donna è responsabile dell‘uccisione del nonno con coltello e bastone, nel gennaio del 2020.
La ricostruzione della tragedia
Carmen Federica Lopatriello, la sera del 7 gennaio 2020, si è recata a casa del nonno, il 91enne Carlo Antonio Lopatriello e proprio nell’abitazione dell’anziano si è consumato il terribile omicidio. Tutto sarebbe partito da un acceso litigio per motivi economici fino a che il povero uomo è stato colpito con 26 coltellate al torace e 11 bastonate alla testa. Quando il cadavere del nonno fu ritrovato nella camera da letto della sua casa di Marconia, la nipote 28enne si era mostrata disperata e aveva puntato il dito contro altri familiari che non abitavano più nella casa attigua a quella dell’anziano.
A parlare, a rivelare le atrocità subite dal 91enne è stato il suo corpo martoriato, nel corso dell‘autopsia. La Lopatriello venne arrestata dalla Polizia, a conclusione delle indagini, coordinate dalla Procura di Matera, 7 mesi dopo il delitto, il 13 luglio 2020 e nel corso del processo ha detto più volte di non ricordare le dinamiche dei fatti, chiedendo alla Corte “una seconda possibilità”.
Alcuni indizi hanno concentrato le indagini proprio sulla 28enne. Tracce di dna della giovane, infatti, sono state trovate sul bastone con cui la 26enne avrebbe colpito il nonno; altre tracce di dna misto (del nonno e della nipote) sono state trovate anche sulla felpa indossata dalla ragazza il giorno dell’omicidio. Ma c’è dell’altro: secondo la ricostruzione degli investigatori, alcuni giorni dopo aver ucciso il nonno, la nipote ha buttato nei pressi di una piazzola di sosta un paio di scarpe fucsia che indossava nell’abitazione del nonno. Tutto questo è stato ripreso da una telecamera di videosorveglianza della casa di Carmen Federica Lopatriello.
Il movente dell’omicidio sono questioni economiche familiari. Il figlio della vittima, Leonardo, aveva lasciato la casa vicina a quella dell’anziano padre a causa di diversi litigi avuti negli anni. Ma con la morte di Leonardo, Carmen Federica era stata l’unica a riuscire ad avvicinare per un certo periodo di tempo l’anziano, al punto da stabilirsi a casa sua per accudirlo. La 28enne e suo fratello avrebbero indotto il 91enne a intestare loro la casa nel 2017. Dopo la lettura della sentenza, secondo quanto riferito dall’avvocato dell’imputata, Maria Lourdes Delfino, Lopatriello “ha pianto di gioia”, considerata la pena che il pubblico ministero aveva richiesto (ergastolo)e quella poi inflitta con la condanna a 22 anni di reclusione.