Prenderà il tiopentone Mario (nome di fantasia), il 43enne marchigiano che da oltre un anno si batte per ottenere il suicidio medicalmente assistito in modo da porre fine alla sua vita, questo dopo essere rimasto tetraplegico dopo un incidente stradale. Quella di Mario è stata una battaglia molto lunga e difficile, ma oggi per la prima volta in Italia, come fa sapere l’Associazione Luca Coscioni, ci sono non solo delle regole precise stabilite dalla Corte Costituzionale ma è stato individuato anche un farmaco che i pazienti che vogliono ottenere il suicidio medicalmente assistito possono auto-somministrarsi.
Mario ha affrontato una battaglia legale con l’Asur affinchè gli venisse riconosciuto il diritto di porre fine alla sua esistenza. L’uomo, come già detto, è rimasto tetraplegico dopo aver subito un grave incidente stradale. Il Comitato Etico ha verificato che la somministrazione con il tiopentone abbia tutte le condizioni necessarie. Il diritto al suicidio medicalmente è stabilito dalla sentenza della Consulta sul caso Marco Cappato.
Decisione importante
“La validazione del farmaco e delle modalità di auto-somministrazione crea finalmente un precedente che consentirà a coloro che si trovano e si troveranno in situazione simile a quella di Mario di ottenere, se lo chiedono, l’aiuto alla morte volontaria senza dover più aspettare 18 mesi subendo la tortura di una sofferenza insopportabile contro la propria volontà” – così spiegano Filomena Gallo e Marco Cappato, dell’associazione Luca Coscioni.
L’Associazione su citata ha proposto anche un referendum per quanto riguarda l’eutanasia legale. Per l’Associazione sarebbe grave se il Parlamento approvi delle norme che restringono le regole stabilite dalla Corte Costituzionale. “Più importante che si possa tenere il referendum sul fine vita, che consentirebbe di eliminare la discriminazione nei confronti di coloro che devono essere aiutati da un medico per ottenere di porre fine alla propria vita senza soffrire – una possibilità oggi vietata perché si configura il reato di omicidio del consenziente” – così continua la nota dell’associazione.
Quella di Mario è una vicenda umana molto delicata. Il tiopentone è un farmaco che appartiene alla classe dei barbiturici, utilizzato in medicina e anche in veterinaria per i procedimenti di anestesia generale. Il medicinale può indurre il coma artificiale e negli Stati Uniti è miscelato con altri due elementi durante le iniezioni letali dei condannati a morte. In Paesi come il Belgio, dove è legale l’eutanasia attiva , è una sostanza standard tra quelle utilizzate.