Manuel Proietti, un ragazzino di 5 anni, è scomparso in provincia di Roma a causa di una challenge messa in atto dai “TheBorderline“, che hanno ben 600 mila iscritti sul loro canale di YouTube. La loro più grande ispirazione è l’americano MrBeast, che conta invece 160 milioni di iscritti e che, più o meno, propone le stesse sfide su YouTube.
La descrizione descrive perfettamente la qualità dei loro video: “Non siamo ricchi ma ci piace spendere per farvi divertire a voi! Tutto quello che facciamo si basa su di voi, più supporto ci date più contenuti costosi e divertenti porteremo, tra sfide, challenge e scherzi di ogni tipo cercheremo di strapparvi una risata in ogni momento”.
Il piccolo Manuel è scomparso a causa di una sfida che doveva chiamarsi “Vivo 50 ore in Lamborghini Urus“, un video che ovviamente non vedrà più la luce sul loro canale. In passato i “TheBorderline” si sono fatti già riconoscere con una sfida molto simile dal titolo “Vivo 50h in Tesla“, in cui sono riusciti a ottenere più di 2 milioni di views. L’obiettivo di questi tipo di video è quello di rimanere sempre a bordo della vettura, notte compresa, senza mai scendere.
Per il momento non si conoscono i dettagli sull’incidente, ne sul guidatore e neanche su quante persone erano presenti effettivamente in auto (il numero oscilla tra i 4 ed i 5). Di certo nel mezzo c’era Vito Loiacono che, su Instagram, si dichiara estremamente dispiaciuto per come sono andate le cose: “Il trauma che sto provando è indescrivibile, ci tengo solo a dire che io non mi sono mai messo al volante e che sto vicinissimo alla famiglia della vittima“.
Attualmente l’indiziato numero uno è Matteo Di Pietro, un ragazzo di appena 20 anni risultato positivo ai cannabioidi, ove probabilmente si trovava alla guida del Suv Lamborghini che si è scontrato con la Smart su cui viaggiava la vittima insieme alla madre e la sorella. I ragazzi presenti in auto stavano registrando la loro corsa all’interno della loro vettura, che avevano noleggiato presso un concessionario a Torrenova.